Non è tardata ad arrivare la risposta di Ettore Iacovacci, capogruppo nel consiglio comunale di Avellino del Pd, agli “strali” che, contro di lui, questa mattina, hanno lanciato l’onorevole Umberto Del Basso De Caro ed il consigliere regionale Livio Petitto.
Anche Iacovacci, dal canto suo, ci va giù duro: “Sono mortificato. Mi dispiace – afferma – aver urtato la suscettibilità del consigliere regionale Livio Petitto, per essere orgogliosamente esponente del sindacato Ugl. Organizzazione che, ricordo a me stesso, rappresenta tutti i lavoratori. Senza tessere di partito. Quando il consigliere regionale vuole possiamo disquisire sulle collocazioni dei sindacati, dei responsabili e degli iscritti. Ma questa è un’altra storia”.
“Oggi si parla del Pd e dell’innominato Iacovacci. A proposito: hanno paura a pronunciare il mio nome? Nel 2019, quando il consigliere Petitto faceva altro, io mi prodigavo per organizzare e presentare la lista del Partito Democratico alle elezioni amministrative al Comune di Avellino, sostenendo convintamente la candidatura a sindaco di Luca Cipriano. Petitto e i suoi amici sfidarono e poi brindarono per la sconfitta del Partito Democratico. Questo è noto a tutti. Spero che nessuno se ne dimentichi. Ora, però, si scopre che l’innominato crea imbarazzo perché fa parte dell’Ugl. E a dirlo, si badi bene, è chi sostiene la parte opposta al Pd, cioè il sindaco di Avellino e chi disprezza il Pd tra i banchi della maggioranza. Per essere chiari: Petitto sostiene e si schiera con i suoi contro il Pd. Misteri della politica irpina”.
“Una chiosa finale: Petitto e l’onorevole Del Basso De Caro lamentano scarsa collegialità nelle decisioni, ma un secondo dopo lo stesso Del Basso De Caro propone la ricandidatura di Festa a sindaco di Avellino. Con chi si è confrontato? Forse, con il Pd di Benevento”.