I Picentini strizzano l’occhio all’Olanda per portare l’Irpinia nel Piano per la ripresa dell’Europa

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Alpi – Una grande spinta al disegno di sviluppo dell’Irpinia e delle aree interne arriva dai Parchi regionali presenti sul territorio. Utili spunti al tavolo di discussione, quasi permanente, attivo presso la sede dell’amministrazione provinciale di Avellino, dal presidente del Parco dei Monti Picentini, Fabio Guerriero, e da quello del Parco del Partenio, Franco Iovino.

“Uno degli obiettivi prioritari che occorre prefiggersi è quello della salvaguardia della natura. L’Irpinia è uno scrigno di bellezze e tesori spesso incontaminati che devono, per forza di cose, essere tutelati. Dobbiamo educare al bello. Lo dobbiamo e possiamo fare”, spiega Fabio Guerriero che, con il suo ente, sta già lavorando alacremente in questa direzione.

“Tra i progetti che stiamo portando avanti, c’è il riordino della rete dei sentieri del parco che, però, deve rientrare in un sistema integrato. Ad un progettista olandese – aggiunge il presidente Guerriero – abbiamo affidato un progetto relativo al cammino delle acque, il cui scopo è di tenere insieme le grandi sorgenti dei Picentini e farle conoscere con un cammino, metafora del nostro processo progettuale”.

Ma Guerriero non si ferma qui. “Un’altra azione che ci vede protagonisti è un progetto a cavallo tra le province di Avellino e di Salerno, visto che il parco dei Picentini ingloba 17comuni irpini e 13 salernitani. Con l’ente Riserva Sele, abbiamo proposto un sistema integrato di percorsi che parte da Caposele e si estende fino ad Avellino città. Parliamo di una vera e propria ciclovia dell’acqua per unire le province di Avellino e di Salerno”.