I.I.A., Silvia Curcio torna in fabbrica dopo sei anni. La nota di Sinistra Italiana

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Comunicato della federazione irpina di Sinistra Italiana.

Il reintegro di Silvia Curcio, ex operaia della Irisbus, nella Industria Italiana Autobus rende felici perché i diritti dei lavoratori vincono.

La Federazione Irpina di Sinistra Italiana saluta Silvia, riconoscendo il valore di una lotta ancora più significativa perché condotta da una donna, saluta tutti i suoi compagni di lavoro che l’hanno sostenuta, i sindacati confederali e di categoria.

Ma Sinistra Italiana intende coglier l’occasione per dire agli imprenditori irpini e alle loro associazioni, almeno quelli che, pur esposti alla concorrenza, legale ed illegale, asfissiati dalla fiscalità, intendono però operare secondo gli artt. 1 e 41 della Costituzione, che dovrebbero assumere il rispetto dei diritti di chi lavora come un fattore strategico per le loro imprese, il cui successo non dipende affatto dal loro peggioramento.

Serve un altro livello di responsabilità del mondo delle imprese, un saper fare meglio il mestiere dell’imprenditore, senza scaricare sul lavoro e sull’ambiente l’ipotesi di mantenere alto il loro profitto.

Questa nuova cultura imprenditoriale si costruisce attraverso una chiara e dura battaglia anche tra gli imprenditori, tra chi pensa di sopravvivere al mercato da un lato lamentando ogni giorno l’assenza di un sostegno da parte della Politica e delle Istituzioni ai loro programmi di investimenti, e dall’altro facendo finta di non vedere i diritti calpestati di chi lavora, nelle più grandi imprese come nelle piccole cooperative collegate dove non si sa né quando, né come si lavorerà e con quale salario orario.

Facendo finta di non vedere l’impronta lasciata dalle attività produttive sull’ambiente, a partire dagli sversamenti illegali.