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I giovani si mettono in moto per “salvare” e rilanciare l’Alta Irpinia: sabato mega assemblea pubblica

Problemi e possibili soluzioni. I giovani si mettono in moto per “salvare” e rilanciare l’Alta Irpinia. L’obiettivo è dar vita ad una vera e propria strategia nazionale per le aree interne. L’appuntamento è per sabato 4 gennaio, a partire dalle 16, presso la Società Operaia di Sant’Andrea di Conza. “Quale futuro per l’Alta Irpinia?” è il titolo di quella che sarà un’assemblea pubblica, aperta al contributo di tutti. Tra i promotori, Stefano Carluccio. “Invitiamo – dice – tutti i giovani dell’Alta Irpinia ad essere presenti. Vogliamo discutere tutti insieme, condividere le problematiche e trovare le possibili soluzioni. Ad ogni costo dobbiamo fermare lo spopolamento intellettuale delle aree interne e pensare al miglior modo possibile per ripopolare i borghi”.

Ci saranno dei relatori, ovvero Gerardo Pompeo D’Angola, sindaco di Sant’Andrea di Conza; Francesco Todisco, consigliere delegato delle Aree Interne per la Regione Campania; Enrico Indelli, vicesindaco di Morra De Sanctis e responsabile distretto turistico Alta Irpinia; Gerardo Vespucci, dirigente scolastico e Michele Carluccio, componente commissione Lavori Pubblici Ordine degli architetti provincia di Avellino. Coordinerà Stefano Carluccio.

Ma lo scopo è quello di andare oltre gli interventi ufficiali dei relatori. Ci saranno, infatti, contributi e riflessioni di amministratori locali, associazioni, Forum dei giovani e cittadini provenienti da una trentina di comuni irpini, per discutere delle problematiche esistenti in Alta Irpinia e per trovare, insieme, delle possibili soluzioni. “Essendo un’assemblea pubblica chiunque non solo potrà intervenire ma è fortemente invitato a farlo”, afferma Carluccio.

“Si parlerà di Strategia nazionale Aree Interne, di Progetto Pilota, della Lioni-Grottaminarda e della Salerno-Calitri, di industria, turismo, allevamento, agricoltura, enogastronomia e tanto altro. Si parlerà di come salvare un territorio bellissimo che anno dopo anno sta morendo, non perchè non ha nulla da offrire o per demeriti della sua popolazione, ma perchè nel tempo troppo occasioni sono state sprecate e troppe opportunità sono state gestite in modo clientelare e campanilistico”.

L’obiettivo finale dell’incontro del 4 gennaio, è stilare un documento definitivo dei problemi dell’Alta Irpinia con delle soluzioni per ognuno, da implementare nei prossimi mesi. “Probabilmente siamo già ai tempi supplementari, ma la partita non è ancora finita. E noi crediamo di poter ancora ribaltare il risultato”.

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