I 60 anni di Maradona, gli auguri di Ancellotti, Ronaldo, De Luca. Diego ringrazia. “Un regalo? Lo scudetto del Napoli”

0
694

Alpi – Genio e sregolatezza, ma il più grande di tutti i tempi. “Maradona è megl’ ‘e Pelé”, hanno iniziato a cantare i napoletani nel 1984, un po’ per gioco. La canzone è diventata poi di tutti, come se il dato fosse ormai acclarato, nel pieno rispetto, ovviamente, del grande Pelé.

Diego, el Diez, D10s, el Pibe de oro o semplicemente Diego Armando Maradona compie oggi 60 anni. Amato, contestato, discusso, da questa mattina Maradona è al centro della girandola dei mezzi di comunicazione che dedicano, con programmazioni, tweet, video e messaggi un pezzettino della giornata all’uomo che ha cambiato per sempre la storia del calcio. Una vita da romanzo o da film di Hollywood.

Nato poverissimo a Villa Fiorito, sobborgo di Buenos Aires, diventa famoso già a 10 anni grazie alla televisione argentina che scova questo baby prodigio del calcio che, intervistato tra un numero da circo e l’altro col pallone, confessa di voler un giorno vincere un mondiale. La sua parabola calcistica è inarrestabile prima con l’Argentinos Juniors, con cui esordisce sedicenne tra i professionisti, poi con il Boca, la squadra del cuore di don Diego, il padre.

Diciottenne, non arriva la convocazione per il mondiale di casa del 1978, il primo vinto dall’Argentina ma incanta tutti nella coppa del mondo under 20 in Giappone l’anno dopo. L’Europa nel destino per un talento incontenibile come il suo, prima Barcellona, dove tra infortuni e cocaina rischia di perdere la bussola, e poi nel luglio dell’84 Napoli, la seconda casa di Diego, la citta’ dove da campione diventa leggenda.

In 7 anni due scudetti, una Coppa Uefa, traguardi mai più raggiunti dagli azzurri, 115 gol. In mezzo il sogno del mondiale vinto nel 1986 in cui sembra un extraterrestre per il potere assoluto che esercita in mezzo al campo e il quarto di finale contro l’Inghilterra in cui segna un gol con ‘la mano de Dios’ e poi mette il sigillo con il più bel gol del secolo.

Tanto grande in campo tanto fragile fuori: la droga, i rapporti discussi con la camorra, le relazioni extra-coniugali, le amicizie difficili, scappa da Napoli e in una lenta discesa, che passa per Siviglia e il ritorno in Argentina, chiude la sua parabola nel calcio che conta nel ’94, estromesso per doping dal mondiale americano. Diego, che è stato vicino alla morte per problemi di salute, oggi allena il Gimnasia La Plata in Argentina e non smette di far parlare di sé. Da stamattina tutti lo celebrano: con un video alcuni tra i più grandi calciatori di sempre gli dedicano un pensiero: Ronaldo, Cannavaro, Ronaldinho e tantissimi altri porgono omaggio a Maradona, ispiratore di talenti e persone nel mondo dello sport e oltre.

Fra i tanti auguri speciali per Diego Maradona, sono arrivati messaggi importanti attraverso “France Football”. In un numero speciale del periodico francese hanno parlato Ancelotti, Zidane, Cristiano Ronaldo e Mbappé.

“Un augurio affettuoso al magico Diego che merita tutte le gioie che ha saputo regalare ai napoletani”. Con un breve tweet anche De Laurentiis ha festeggiato i 60 anni di Maradona.

“Fatemi fare gli auguri a Maradona per i suoi 60 anni: è un genio del pallone, spero che si curi di più, l’ho visto un poco scombinato in qualche immagine, ma credo sia doveroso rivolgergli un pensiero affettuoso”. Anche il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo tradizionale appuntamento social con i cittadini, rivolge un messaggio al Pibe de Oro.

“Stacco i miei 60 anni, con questi meravigliosi messaggi che mi danno la vita. Grazie per tutto questo affetto, grazie per la vostra amicizia. Questo è il miglior regalo di compleanno che abbiate mai potuto farmi. E grazie anche a tutta la mia squadra per avermi preparato questa grande sorpresa”.

Così Diego Armando Maradona con un post su Facebook ringrazia tutti i grandi campioni del calcio che in queste ore gli hanno fatto pervenire gli auguri.

“Che regalo mi piacerebbe avere? Niente per me. Vorrei che questa pandemia assassina se ne andasse via. E vorrei che un altro scudetto lo vincesse presto pure il Napoli”. Lo ha scritto Diego Armando Maradona in una lettera pubblicata sul Corriere dello Sport.