Da “Gusto” alla Casina del principe di Avellino la tradizione enogastronomica irpina in tavola con il progetto “Be Food”. Oltre il piatto, una storia .
Condivisione, apertura, genuinità. Sono queste le basi concettuali a fondamento dell’ambizioso progetto “Be Food”, non un semplice ristorante all’interno della Casina del Principe ad Avellino, ma un insieme di significati e di princìpi che vogliono esaltare e far riscoprire la vera essenza del cibo.
L’antica struttura di Corso Umberto è così divenuta un vero e proprio “laboratorio a cielo aperto”, un importante polo di incontro per la cultura (gastronomica ma non solo) irpina e campana in generale.
Questo attraverso l’operato dell’Associazione Segninversi, affidataria della programmazione culturale della Casina del Principe così riportata alla ribalta quale stabile polo culturale della città.
Un esperimento che ha già dato i suoi frutti, riuscendo a coniugare in un’unica struttura diverse attività contemporaneamente.
Laboratorio di teatro, di scacchi, di balli popolari, l’iniziativa Ortobello e ancora corsi di degustazioni e incontri a tema, un modo per fare rete per le più importanti associazioni del territorio.
Il progetto Be Food piace e incuriosisce. Fiore all’occhiello il ristorante, oppure è riduttivo chiamarlo così, come ci spiega l’avvocato Carmine Ciccarone dell’Associazione Segninversi.
<<Non siamo né un ristorante né una trattoria, ma un luogo di condivisione di cibo ricercato, accezione da intendere nelle sue qualità di genuinità e naturalezza. Il nostro desiderio è offrire accoglienza. Il nostro maggiore orgoglio è quando le persone, prima di andare via, ci dicono “mi sono sentito come a casa”>>.
Qual è la filosofia che ispira il progetto Be Food?
<<Si tratta di un approccio orientato alla ricerca del territorio per scoprire noi stessi. Un approccio di testa soprattutto. A causa dei veloci cambiamenti degli stili di vita, oggi si è persa purtroppo la cultura dello stare insieme a tavola. Si è perso di conseguenza anche il contatto con la natura e con i suoi valori. Be Food vuole arrivare a una condivisione, a una gioia comune. Passando del tempo insieme e condividendo prodotti buoni si migliora la qualità della propria vita. Esternando aspetti del nostro essere che sono ormai nascosti. Un processo educativo di conquista di noi stessi attraverso ciò che abbiamo nel piatto che dovrebbe diventare un percorso quotidiano, non saltuario. Un esercizio costante>>.
Quali sono le caratteristiche peculiari del vostro modo di intendere e di fare cucina?
<<La tradizione enogastronomica irpina si basa su pochi ingredienti poveri. L’elaborazione è semplice. Noi abbiamo della materia prima eccellente che esaltiamo nella sua semplicità. È proprio nella semplicità infatti che risiede secondo noi la tipicità della nostra cucina tradizionale. E vogliamo offrire il luogo dove si possa condividere liberamente il cibo nella sua genuinità>>.
Be Food è anche raccontare il territorio attraverso l’esperienza di chef stellati. Durante le vostre serate a tema avete già ospitato Raffaele Vitale (Casa del Nonno 13), Paolo Barrale (Marennà) come pure la tipicità della cucina irpina dell’Oasis di Vallesaccarda. E il prossimo incontro di novembre sarà con la stella Michelin Lino Scarallo (Palazzo Petrucci a Napoli).
A cosa si ispira il lavoro dei vostri chef?
<<Noi vogliamo raccontare il territorio attraverso i nostri piatti. Il nostro chef Salvatore Tedeschi, soli 24 anni ma maestria da vendere, insieme alla bravissima Cinzia Ammirati, ha un approccio alla cucina che mostra la capacità di innovare nel rispetto della semplicità dei prodotti tipici del nostro territorio. Accanto ai piatti della tradizione pone un’interessante vena creativa. Solo per fare un esempio, il pacchero con zucca, Carmasciano e tartufo, sperimentale ma non riconducibile a un tipo di cucina elaborata. E poi un aspetto a cui teniamo molto è raccontare il piatto che viene servito al tavolo, dargli voce e anima, per accrescere la conoscenza e la consapevolezza nelle persone che poi lo consumeranno>>.
Be Food si trova a pochissima distanza da importantissimi centri culturali cittadini come il Teatro “Carlo Gesualdo” oppure il Conservatorio “Cimarosa”.
La Pausa Pranzo
Dal lunedì al venerdì, dalle 13 alle 14.30, da “Gusto” alla Casina del Principe è di scena il “Be Food Low Cost”. Una pausa pranzo pensata per coloro che hanno poco tempo a disposizione per consumare il proprio pasto e che guardano con attenzione anche alla tasca.
Spesso ci si riduce a pranzare con un panino o una pizzetta, giusto per contrastare i morsi della fame, quando invece non si sa che è possibile “assaggiare il proprio territorio”, potendo contare sulla qualità e la genuinità dei suoi ingredienti, con soli 10 euro.
Gusto” offre infatti l’opportunità di pranzare con primo, secondo, contorno, caffè e biscotto, acqua e calice di vino a prezzo fisso. La scelta dei menù, che cambiano di giorno in giorno, è tra due primi e due secondi che è sempre possibile sostituire ulteriormente per motivi di intolleranze alimentari o esigenze dietetiche particolari.
Il Venerdì sera ? Baccalà !
Il venerdì della Casina del Principe di Avellino è targato baccalà: da “Gusto”un appuntamento fisso per assaporare uno dei prodotti principe della tradizione gastronomica irpina nelle sue più tradizionali varianti di sapore.
Alla “pertecaregna”, all’insalata, fritto in pastella, con le patate, quanti modi tipicamente irpini per gustare la prelibatezza del baccalà, da sempre protagonista delle tavole avellinesi. Un prodotto dotato di enorme valore culturale ma anche alimentare. Che stuzzica il palato con il suo fascino senza tempo, ricordando antichi sapori mai dimenticati.
Per questo motivo il venerdì di “Gusto” alla Casina del Principe di Avellino si associa con orgoglio alla sua preparazione.
A cena il Sabato Sera
Il sabato sera è di scena la Cena Contadina, un percorso gastronomico alla scoperta dei veri sapori della tradizione irpina. Il desiderio di offrire piatti frutto di ingredienti genuini e che rappresentino la cultura gastronomica più tipicamente irpina è stato da sempre l’elemento che ha ispirato “Gusto”, il ristorante, o per meglio dire, il luogo di condivisione di sapori e tradizioni dello storico edificio di Corso Umberto I.
Il Pranzo della Domenica
Il pranzo della domenica, si sa, segue da sempre rituali legati all’abbondanza e alla condivisione.
Spesso ci si raduna a casa con i parenti per assaporare in compagnia e in relax il pasto accuratamente preparato, tante volte si propende invece per una piacevole uscita, sperando di trovare un locale che assicuri la stessa atmosfera di rilassatezza e convivialità che si respira nella propria abitazione.
Un luogo che faccia dire “mi sono sentito come a casa”. Non solo per gli ambienti, ma soprattutto per il tipo di cucina.
Verso questa direzione si muove “Gusto” alla Casina del Principe di Avellino e così il “Pranzo della Domenica di Gusto” diviene un appuntamento fisso che di volta in volta conduce l’ospite a scoprire i piatti elaborati con prodotti locali e ricercati per la loro elevata qualità.
Il “Pranzo della domenica da Gusto” alla Casina del Principe è un’esperienza all’insegna della convivialità e dei sapori irpini.
Per informazioni: La Casina del Principe Gusto Corso Umberto, 215 83100 Avellino Telefono : +39 334 884 3077