Guerra fredda a Lioni, botta e risposta Salzarulo-Gioino

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“L’accesso agli atti viene negato ai consiglieri comunali o è concesso in maniera tardiva. Viviamo una vera e propria emergenza democratica, mentre tutto tace. La gente, quella che ancora resta in Alta Irpinia, non parla più per non rischiare di perdere il posticino di lavoro part-time a 400 euro al mese concesso dalla politica. Non denuncio reati ma comportamenti strani, gare d’appalto ritirate in corso o assegnate e poi riconsegnate, concessioni edilizie affidate in maniera arbitraria. A Lioni ed in Alta Irpinia la vita è complicata, c’è la cappa di una politica che non assiste il cittadino ma lo tiene sotto ad un dito”.

Così Rodolfo Salzarulo, stamane in una conferenza stampa fiume in cui ha anche attaccato l’accordo D’Amelio-De Mita.

“Le poche aree industriali che ancora restano in Alta Irpinia – accusa – sono state trasformate in grandi uffici di collocamento a conto del potere politico. Chi resta deve assoggettarsi a questo stato di cose o scegliere di diventare un reietto. La Cirietta costituisce le Amministrazioni Comunali tenendo tutti dentro, senza nessun filo logico politico, che tenta di azzerare le opposizioni”.

Alle parole dell’ex sindaco ha risposto l’attuale primo cittadini di Lioni, Yuri Gioino, che ha attaccato fortemente il suo competitor alle elezioni comunali 2016:

“Salzarulo ha deciso di iniziare immediatamente una campagna di delegittimazione, con continue insinuazioni, culminata nella conferenza stampa di questa mattina. La tecnica è sempre la stessa: attribuire solo agli altri la responsabilità degli errori che hanno caratterizzato la sua vita politica e di cui questo paese sta subendo e subirà ancora le conseguenze. Pure la logica è sempre la stessa: dividere il mondo in “buoni” e “cattivi”, ovviamente in posizione variabile a seconda della corrispondenza con il suo punto di vista. Non spetta a me sottolineare che, quando il Presidente De Mita lo propose e si spese per indicarlo come Sindaco nel 2006, naturalmente le cose furono valutate in maniera diversa. Quando l’onorevole D’Amelio da assessore regionale ebbe il coraggio di candidarsi nella sua lista, tutto andava bene. Ripeto: la logica è sempre stata la stessa, lo conosciamo bene noi e lo conoscono i cittadini di Lioni.

Ciò che dà fastidio però è l’arroganza e la presunzione di chi vuole dare ancora “lezioni”, mentre proprio in queste ore io e la mia maggioranza siamo impegnati a evitare che Lioni possa subire le conseguenze di un probabile disavanzo. La questione è complessa e verrà spiegata in consiglio comunale e Il rammarico più grande tuttavia è che un amministratore presuntuoso ancora oggi voglia dare lezioni, non rendendosi conto dei danni e delle mancate opportunità che ha lasciato come eredità nella nostra comunità” – ha concluso Gioino.