Venticano, l’onorevole Michele Gubitosa, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, in visita alla Fondazione Rachelina Ambrosini. Gubitosa è stato ricevuto dal presidente, l’avvocato Tommaso Maria Ferri. Poi ha incontrato i giovani, il capitale attivo della bellissima realtà irpina.
Il “viaggio” è proseguito con la visita del palazzo Ambrosini, di alto valore storico per la presenza sul territorio.
La Fondazione Rachelina Ambrosini, ente morale nato il 14 maggio 1973 per volontà della famiglia Ambrosini e Sordillo intitolata alla loro figlia, Venerabile Serva di Dio, Rachelina Ambrosini (in foto).
Scomparsa a 16 anni nel 1941, lascia un segno profondo non soltanto nella comunità di Venticano e nelle città in cui ha vissuto durante gli anni di studio, ma sin dove giunge la sua fama di “studentessa santa”.
Rachelina, umile, attenta ai bisogni degli altri, rispettosa della sua famiglia, degli insegnanti, degli amici, profondamente devota e protagonista di eventi mistici e miracolosi, rappresenta ancora oggi, un punto di riferimento soprattutto per i giovani, poiché poco più che bambina mostra di saper affrontare la vita con grande forza e saggezza, indicando la strada per raggiungere la pace con se stessi e sperimentare pienamente la “gioia del cuore”.
Sulla base dei principi di Rachelina, la Fondazione Ambrosini viene fondata proprio per essere vicina ai ragazzi, per assisterli in tutte le fasi della loro crescita e
aiutarli in situazioni di disagio familiare, di handicap, sostenendo progetti ed iniziative in Italia e in terra di missione (Madagascar, Sud Sudan, Etiopia, Filippine e Brasile).
I progetti sono tanti, tutti diversi, partendo dalle scuole di tutta Italia, con un tema indetto ogni anno nell’ambito di unconcorso scolastico, fino ad arrivare a toccare tutti e 5 i continenti.
“Cosa possiamo fare di concreto per la vostra Fondazione” – ha chiesto l’onorevole Gubitosa – colpito da questa storia di carità e umiltà presente in un paese irpino.
“Sicuramente incentivare i giovani, aiutarli a rimanere qui, cercando di valorizzarli per ciò che si impegnano a fare ogni giorno – evidenzia il Presidente della Fondazione Ferri – e sicuramente aumentare le borse di studio. È importante
aiutarli, supportarli, perché anche oggi, in sua presenza, abbiamo una rppresentanza data da questi tre ragazzi: Raffaella, Vincenzo e Cinzia, ma come loro ce ne sono tanti, basti pensare che le nostre ostetriche scese in territorio africano sono, per una strana casualità, tutte irpine”.
Dopo aver visitato la Fondazione, Ferri ha consegnato al vicepresidente del MoVimento 5 Stelle un cappellino di lana, simbolo di uno dei progetti più
importanti della Fondazione Rachelina Ambrosini “Una Vita tra le tue dita”, un progetto che rende protagoniste non solo le nonne ma anche tante detenute, che sferruzzando cappellini di lana, si sentono parte di quella società che opera seguendo la giusta strada, quella del bene.
Questi cappellini di lana, fungono da fonte di calore per quei bimbi nati
prematuri in Africa e che, per mancanza di un’ incubatrice, non possono essere supportati nel modo più naturale che riguarda noi occidentali. Una volta raccolto il tutto viene inviato direttamente in Africa con l’aiuto delle nostre ostetriche che scendono per accogliere, in un tirocinio della durata di circa 40 giorni, i loro primi parti. Tutto questo è reso possibile anche con l’attiva collaborazione di un’altra grande organizzazione che è quella rappresentata dai Medici con l’Africa del Cuamm, con sede a Padova.
In conclusione Gubitosa aggiunge: “Da un punto di vista politico invece, cosa
possiamo fare?” “Condividere la nostra azione accanto agli ultimi, un impegno per il territorio, abbracciare un progetto, una maggiore partecipazione delle Istituzioni accanto a chi, come la Fondazione, che dal nostro Sud promuove azioni di solidarietà e pace affrontando emergenze vicine e in terre lontane”, la risposta di Ferri.