Guardia Lombardi – Iuni attacca la politica sanitària altirpina

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Il Sindaco del Comune di Guardia Lombardi, Dott. Vito IUNI, si inserisce nel dibattito, di questi giorni, sui problemi della Sanità Altirpina e sulla previsione di soppressioni e accorpamenti dei nosocomi locali. “In Alta Irpinia, nel giro di pochi anni, si potrà forse solo invecchiare: così ha deciso chi ha in mano le redini della Sanità nella nostra sfortunata Regione. Non si potranno più avere dei malati ricoverati a S. Angelo dei Lombardi, perché, quasi certamente, i reparti di Ginecologia e Ostetricia saranno accorpati in quelli di Ariano Irpino; stessa cosa vale per il reparto di Pediatria. Il Pronto Soccorso verrebbe affidato allo PSAUT. In sintesi l’Ospedale di S. Angelo diventerà un polo geriatrico – riabilitativo. La Stessa cosa toccherebbe a Bisaccia, per il quale, probabilmente, sarà accorpata ad Ariano anche la cd. Chirurgia. Quindi l’intera Alta Irpinia resterà senza un vero Pronto Soccorso. Già i distretti sono scarsamente dotati di strumentazioni: è sufficiente affermare che gli otorinolaringoiatri non hanno un video – laringoscopio; per le prove audiometriche i poveri vecchietti devono andare ad Avellino se vogliono ottenere la protesi acustica; i cardiologi non hanno l’ecocardiografo; i dentisti ormai sono scomparsi e chi vuole una ortopantomografia (RX arcata dentaria superiore e inferiore) con tre ospedali non la può praticare e pertanto deve recarsi presso strutture convenzionate. Negli anni 80 si aprivano gli ospedali nonostante il terremoto; oggi invece si fanno solo assunzioni clientelari, si affidano consulenze superflue ai pensionati con il solo obiettivo di creare il “deserto” in Alta Irpinia, favorendo il Napolicentrismo. Tale incresciosa situazione è il frutto di scelte già pianificate negli anni addietro, fatte anche per favorire l’ingresso della Fondazione Don Gnocchi nel panorama ospedaliero altirpino. Si richiede, quindi, un impegno comune della nostra classe politica a prendere coscienza di questa allarmante conseguenza, e ci si rivolge anche a quelli che hanno avallato queste scelte nelle sedi loro istituzionali. Torna attuale, con sempre più insistenza, il famoso teorema della polpa e dell’osso di “doriana” memoria: per la nostra terra è stato purtroppo profetico; le zone interne, ancora una volta, pagano lo scotto più rilevante, per ragioni che sfuggono ai più e note solo a chi, invece, ha contribuito e contribuisce tuttora ad accrescere le disparità territoriali”.

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