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Guardia Lombardi – Di Matteo: “Ha prevalso la politica di bandiera”

Guardia Lombardi – “Non ha prevalso il senso della responsabilità e alla fine ho preferito uscire dalla politica guardiese”. Così, senza non troppi indugi, l’uscente Raffaele Di Matteo, commenta il suo ‘addio’ alla fascia tricolore. Un clamoroso abbandono dettato dalle fibrillazioni interne in casa Margherita e dal dissenso di alcuni “…individui che non condividevano più la mia candidatura, ma soprattutto il mio operato”. Cala così il sipario sull’avventura amministrativa di Di Matteo, nonostante proprio il primo cittadino uscente abbia tentato anche la costituzione di una terza lista capeggiata da Angelo Rossi. “Purtroppo è prevalsa la politica delle bandiere – ha continuato il numero uno ancora in carica – e questo è un elemento di demerito per le piccole realtà comunali con poco più di 1500 abitanti. Ho cercato di difendere il mio posto fino all’ultimo momento, ma per il bene del mio paese e per non frammentare ulteriormente la sua identità politica ho deciso di ritirare la lista guidata da Rossi, ma messa in piedi dalla mia volontà”. Insomma, a Guardia ha prevalso la leadership partitica ma non solo. “Parte della mia amministrazione – asserisce Di Matteo – ha seguito linee politiche diverse e per certi versi divergenti dalle mie. Si tratta di uomini maturi che hanno anche abbandonato le proprie ideologie per affiancare i due nuovi candidati a sindaco. Io resto e resterò della Margherita, nonostante i dissapori pre-elettorali e il clima di tensione che si continua a respirare a Guardia”.

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