Grottolella piange Pellegrino. Nittolo proclama il lutto cittadino

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Grottolella – Se è vero che dalla sofferenza si guarisce solo a condizione di sperimentarla pienamente, allora il finale di questa triste storia sarebbe tutto da riscrivere. Probabilmente Marcel Proust non osava immaginare tanto. Prima il terremoto dell’80 che decimò padre, madre e due fratellini. Poi il pestaggio mortale che l’ha strappato per sempre all’affetto della sua grande famiglia, Grottolella. Nel mezzo, le difficoltà di una vita vissuta tra alti e bassi, ma senza mai dimenticare il principio base dell’esistenza: il rispetto. Pellegrino Nigro è morto perché qualcuno non ha avuto rispetto della sua vita. Perché il prepotente, il violento, lo stupido è abituato a pensare che la forza si misuri a botte. Una furia cieca e ubriaca si è scaraventata contro chi era già stato messo a dura prova dal destino. Dall’altra parte non una parola. Non un insulto. Solo una domanda: perché? In questa storia di inaudita violenza, dove i ritardi e le parole dette a metà hanno avuto il loro peso, restano il dolore e tanti interrogativi. Come si può morire a 37 anni in questo modo? Come si può riversare su un altro essere umano tanta violenza? È la sorte ad essere così cinica o l’indifferenza dell’uomo? Ma soprattutto… se si fosse intervenuti la sera stessa, Pellegrino sarebbe ancora vivo? Intanto le indagini proseguono. In carcere, dopo una settimana di ricerche condotte dalla Compagnia di Avellino e dalla stazione di Montefredane e coordinate dai procuratori Mario Aristide Romano e Marialuisa Buono, è finito con l’accusa di tentato omicidio un giovane di Altavilla Irpina, già noto alle Forze dell’Ordine. Alla luce dei fatti, il ragazzo (che non avrebbe agito da solo) dovrà rispondere di omicidio volontario. Grottolella è senza parole. L’agghiacciante crudeltà di quella sera non ha solo strappato alla vita un giovane onesto e garbato, ma ha turbato e sconvolto i cuori di un’intera comunità che, per quanto informata sulle gravi condizioni di Pellegrino, ha continuato a sperare e a pregare. La fiduciosa attesa si è spenta alle 13.10… insieme a lui. Ci consola la certezza che, dopo tanto faticoso peregrinare, abbia finalmente trovato un po’ di serenità tra le braccia della sua famiglia.
Ancora non è stata fissata la data dell’autopsia, forse venerdì i funerali nella Chiesa Madre di Grottolella. Intanto il sindaco Fiore Paolo Nittolo ha proclamato il lutto cittadino. (m.m.)

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