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Grottaminarda, tutta la maggioranza con Ianniciello in testa passa alla Margherita

Grottaminarda – Un appuntamento a lungo rimandato ma mai caduto nell’oblio. Così, a distanza di un solo giorno dall’inaugurazione di Piazza Grande, fiore all’occhiello della giunta Ianniciello, la fascia tricolore ufitana esce allo scoperto. Un passaggio, quello alla Margherita, da tempo noto ma ancora non esplicato a causa di motivi organizzativi e meteorologici. Questo l’input che ha riunito, nel pomeriggio di oggi, cittadini ed istituzioni, nella sala Ferrari del Comune di Grottaminarda: ora, quella che viene definita inversione di tendenza, ha il suo perché. E’ lo stesso Ianniciello, sereno, deciso e per nulla intimorito da una platea d’eccezione, a spiegare le motivazioni che lo hanno indotto ad operare la sua scelta. “Ora posso dirlo a gran voce – esordisce – aderisco alla Margherita insieme a tutta la maggioranza consiliare”. Rimarranno delusi tutti coloro che si aspettano le cosiddette ‘strumentalizzazioni’ o, ancora meglio, ‘motivazioni elettorali’ perché “si tratta innanzitutto di una scelta politica. Sono da sempre di centrosinistra: partecipo a questa iniziativa che va in direzione di Prodi a livello nazionale mentre in provincia di Avellino si avvale di un rappresentante illustre quale Ciriaco De Mita. In secondo luogo, la mia può definirsi una scelta di campo e, perché no, di utilità. Il partito del fiorellino avrà nei nostri confronti una particolare attenzione, si è resa disponibile e continuerà a farlo a favore di uno dei centri più importanti dell’Ufita, quale può definirsi quello di Grottaminarda”. Ma il concetto di ‘utilità’, schiettamente adottato dal primo cittadino, va ben oltre le attenzioni ricevute: “La politica si muove attraverso i cittadini. E’ per loro che si scende in campo, per rispondere alle quotidiane esigenze della popolazione e del territorio. Dunque la mia scelta è dettata anche da questo: ci rispecchiamo in una ideologia che dà risposte immediate”. E, seppur non manchi chi è pronto a contraddire le motivazioni addotte, Giovanni Ianniciello non polemizza ma risponde con garbo e convinzione: “Nessuna forzatura: la mia è una adesione convinta”.

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