Grottaminarda, cittadini ed esercenti preoccupati dai lavori al Corso

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A Grottaminarda sono in corso d’opera i lavori dell’invaso spaziale. Tali lavori avrebbero dovuto consistere in un rifacimento strutturale del principale asse viario grottese, C/o V.Veneto, e prevedevano l’abbattimento dei marciapiedi che delimitano la carreggiata.

Invece dopo mesi di lavoro e dubbi sullo stato dell’arte dell’opera, al momento si è provveduto solo alla sostituzione delle mattonelle del Corso con i cubetti di porfido.

Con i lavori che procedono molto a rilento, aumentano le preoccupazioni di cittadini ed esercenti che lamentano una scarsa attenzione da parte degli amministratori comunali alle problematiche che le attività commerciali, i fornitori e clienti delle stesse stanno vivendo e chiedono maggiore trasparenza.

Alcuni cittadini hanno postato su Facebook delle domande dirette al Sindaco di Grottaminarda, Angelo Cobino, alle quali se ne aggiunge un’altra del Presidente dei commercianti Tommaso Remondelli.

La scorsa settimana, inoltre, il capogruppo dell’opposizione Giovanni Romano condivideva ed integrava la richiesta nei confronti del sindaco, sostenendo che l’opera non ha più finanziamenti (caducati) così come è stata progettata. Oggi è Valentino Menino, il segretario del Partito Democratico a condividere e rilanciare, ricordando che il PD è stato determinante per la vittoria della lista del “Gallo”.

“Vogliamo che le risposte del Sindaco alle nostre domande servano a dipanare le ombre sull’appalto” ha spiegato Nicola Cataruozzolo, già assessore comunale e portavoce del gruppo di esercenti e residenti. “La nostra è una richiesta legittima per instaurare un diverso modo di fare politica: i cittadini domandano e l’amministrazione risponde. In caso di mancata risposta – prosegue Cataruozzolo – saremo costretti a presentare un esposto a chi di competenza per verificare la correttezza delle procedure seguite: all’ANAC (Anticorruzione) per fare chiarezza sull’operato dei responsabili e alla Corte dei Conti per presunto danno erariale. Per il momento ci fermiamo qui senza escludere, in casi estremi, la terza via”.

Ecco le domande che il gruppo di cittadini ha presentato al primo cittadino di Grottaminarda:

1) Perché l’invaso spaziale è stato progettato senza il consenso preventivo dell’ANAS?

2) Perché sono stati chiesti i finanziamenti alla Regione senza il parere vincolante dell’ANAS?

3) Perché la Regione ha concesso i finanziamenti senza questo parere?

4) Se con deliberazione della G.C. n. 58 in data 31/01/2015 si approvava il progetto esecutivo dei lavori cui trattasi, perché non lo si è inviato all’ANAS?

5) Perché si consegnano i lavori alla ditta con 9 mesi di ritardo, di cui 5 mesi per emanare il bando?

7) Perché il RUP, rilevatane la necessità, autorizzava la consegna dei lavori in via d’urgenza ai sensi dell’art. 11, C. 9, D. Lgs.16312006 e degli artt. 153 e 154, D.P.R. n. 207/2010?

8) Perché il neo Direttore dei lavori, in data 29 settembre 2016, procedeva alla consegna parziale dei lavori da eseguire entro 144 giorni?

9) Perché poi gli stessi venivano sospesi il 13/04/2017 “considerata l’impossibilità a proseguire i lavori con continuità e a regola d’arte a causa dell’assenza dell’autorizzazione dell’ANAS a eseguire lavorazioni sulla sede stradale”?

10) Perché in assenza di accredito fondi da parte della Regione è stato anticipato con fondi comunali il10% e poi sono state emesse 2 determine di pagamento: n.70 e 152 c.a.?

11) Chi sono i responsabili dei ritardi?”