Green a BasketGround: “Amo il Sud Italia e con Avellino…”

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Avellino – Il playmaker della Scandone Avellino Marques Green ha risposto alle domande dei lettori su BasketGround, portale online italiano dedicato al mondo della palla a spicchi.
Tante le domande che gli utenti di BG hanno rivolto al folletto biancoverde così come tanti sono stati i paralleli evidenziati con la squadra che due anni fa vinse in Coppa Italia. “Secondo me abbiamo molti margini di miglioramento, e ci dovremo lavorare ogni giorno in palestra, e se riusciremo a farlo magari potremo fare anche meglio di quella squadra – ha detto Green – Sappiamo benissimo che quest’anno il campionato è molto duro, ma ho molta fiducia in questa squadra. Personalmente cerco sempre di rimanere umile e apprezzo molto l’amore e la fiducia che la gente di Avellino dimostra nei confronti miei e della squadra. Come mi trovo con Troutman? Chevon è uno che lavora duro, è un giocatore differente rispetto a Eric (Williams, ndr), ma cerco sempre di giocare bene con tutti i miei compagni, e quindi farò il possibile per fare rendere al meglio anche lui”.

GREEN, IL BASKET E L’ITALIA – Green non si nasconde: è stato coach Boniciolli a insegnargli il sistema basket in Italia. Ecco in rassegna giudizi e commenti sui suoi ex tecnici: “Vediamo: il primo, Jean-Denys Choulet (Roanne, ndr) amava il mio stile gioco e il sistema era perfetto per me. Si correva su e giù per il campo, cercando sempre il contropiede. Con Jean-Luc Monschau (Nancy) ho imparato molto, soprattutto sull’uso del pick and roll e anche su come difendere in quelle situazioni, così come il mio coach al college (Jan Van Breda Kolff, a St. Bonaventure), che insisteva molto su questo aspetto. Hasan Ozmeric (Kolej) mi ha aiutato nella mia prima stagione turca, sia a capire la loro mentalità in campo, sia ad apprezzare la loro cultura fuori. Poi c’è Matteo Boniciolli nella mia prima stagione ad Avellino: mi ha aiutato molto a capire l’Italia, è un grande allenatore e devo dire anche un grande amico. Boscia Tanjevic (Fenerbahçe) mi ha fatto lavorare moltissimo sotto l’aspetto difensivo, mentre ora con Frank Vitucci sto imparando a sfruttare meglio le mie qualità offensive, e anche sull’aspetto tattico del gioco d’attacco”.
“Dell’Italia – conclude – amo molto la gente, soprattutto, e ovviamente il cibo. Poi mi piace il modo di vivere, specialmente al Sud. La gente qui è appassionata, e molto legata alla famiglia. Caratteristiche che mi piacciono molto”.

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