Graziano a Buonfiglio: io marziano? Si, però onesto e integro

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TAURANO- Neanche il maltempo e la pioggia fitta fermano il comizio in Piazza Freconia dei candidati di “Insieme per Continuare” e neanche l’entusiasmo dei loro sostenitori, che ombrello in pugno o al riparo ai bordi della Piazza, non hanno rinunciato a partecipare alla “prima” della lista guidata dall’ex sindaco Antonio Graziano. E non sono mancate le bordate, anche con pacatezza, lanciate dopo il comizio di una settimana fa dell’altra compagine, quella di Michele Buonfiglio.

LO SPEAKER FERRARO: I SALOTTI CHIC? COMPRATI CON ANNI DI LAVORO E SACRIFICI
“Questa Piazza non sara’ utilizzata per fomentare odio, sponsorizzare duelli, per offendere gratuitamente per schernire pubblicamente per deridere e denigrare altre persone. No, tutto questo non avverrà si ha troppo rispetto non solo dello spazio pubblico luogo di condivisione non di esclusione, luogo d’incontro e non di scontro e ancora di più si ha maggiore rispetto per tutte quelle persone che la frequentano e la vivono, eguale rispetto per tutti quelli che la pensano in maniera diversa, per voler trasformare questo luogo in un contenitore di offese sprezzanti”. Giovanni Ferraro, moderatore della serata, risponde cosi’ alle accuse giunte una settimana fa dallo stesso posti da parte dei competitors e ha anche messo in evidenza come “i nostri paesi hanno bisogno di ragazze e ragazzi, di donne e uomini costruttori di questa cultura, giovani che scelgono di cooperare invece di competere, di stare assieme, che si prendono cura dei luoghi in cui vivono insieme agli altri, mettendo ognuno le proprie capacità e competenze in comune. Solo così i paesi non si percorreranno da soli, ma si abiteranno assieme”. A Giovanni Ferraro i panni del “moderatore moderato” vanno un po stretti e cosi’:” chiedo solo una licenza temporanea per uscire da questo ruolo che mi avete assegnato, concedetemelo”. E arriva la risposta all’accusa e dal riferimento sarcastico del candidato sindaco Michele Buonfiglio alle dichiarazioni dal salotto “chic” del candidato di Insieme, il medico Antonio Graziano: “Beati coloro che hanno fame e sete di opposizione-spiega Ferraro- manifestano pubblicamente la parola contraria. Ed ecco che quando si viene accusati, dileggiati,derisi, screditati pubblicamente e soprattutto ingiustamente, confutare, ribattere rideterminare e ristabilire il giusto, non è solo un diritto ma un dovere… Sì, certo, si è delusi, indignati, si poteva inaugurare un nuovo modo di confrontarsi pubblicamente durante le campagne elettorali, potevate scegliere e pensare di farlo non l’avete fatto. Avete scelto altro, vecchie strade polverose e note che non portano da nessuna parte. Avete deciso di parlare degli altri in malo modo, offendendoli ed accusandoli, screditandoli in pubblica piazza. Avete deciso di parlare degli altri, non di voi, avete deciso di parlare di cosa hanno fatto e di cosa non hanno fatto, senza dire nulla di voi di cosa avete fatto voi. Avete deciso di sbeffeggiare e deridere l’altro, nel mentre voi immuni da ogni critica e autocritica, avete deciso di usare la derisione come mezzo di propaganda. A tal proposito giova ricordare che taluni salotti chic e piscine e giardini nonché quella casa che li contiene tutti, sono il frutto di una vita di lavoro e di studio, di notti e giorni passati nelle corsie di ospedale e sale operatorie. È il frutto di una vita di lavoro onesto cercando di salvare vite umane allorquando mi sia consentito dire, altri a stento sapevano far di conto e leggere. E ancora, i divani chic, piscine e Giardini fioriti e la casa che li contiene tutte, e’ anche il frutto di quel professionista vanto del nostro paese che ha dato lustro al territorio per la sua arte, l’architetto Nino Rega al cui cospetto altri dovrebbero solo chinare la testa. Lauree di professionisti sudate, lauree che grondano di sudore e sacrificio, lauree vere e non carta straccia”
LA FORZA DELLE DONNE IN CAMPO, BUONFIGLIO: PROGRAMMA VERO SIAMO NOI
L’emozione di Angelo Ferraro, le proposte sulle politiche sociali di Valentino Ferraro, il consiglio dei ragazzi lanciato da Angelo Aprano e la forza delle donne, quella di Insieme e’ infatti la squadra con la percentuale di quote rosa più alta dell’Irpinia. Tre candidate. Teresa Sepe che ha rilanciato la necessità di avere una Taurano più bella, Santa Scibelli che si è impegnata a prendersi cura del paese da “mamma”, Amalia Venezia che ha ricordato come sia importante scegliere liberamente e quanto siano necessarie le gambe dei giovani per giungere a quella strada dove serve l’esperienza degli anziani. Martino Graziano ha voluto ricordare alla platea che alcune cose la lista in campo le ha già realizzate. In particolare l’ultima in ordine di tempo, legata al verbo più importante: scegliere.
“Abbiamo ripristinato la democrazia a Taurano, facendo in modo che la nostra comunità possa scegliere, il suo sindaco, la sua amministrazione. Questo però non vuol dire che noi abbiamo dato e ci siamo dati questa possibilità, vuol dire che voi dovete scegliere noi. Noi ci batteremo perché voi possiate scegliere liberamente.
Quindi, cari amici, la domanda non è quello che noi possiamo fare per voi, ma quello che voi potete fare per il nostro paese”. A Tommaso Buonfiglio, ex vicesindaco, non solo l’onere di ricordare che non è vero che l’amministrazione guidata da Salvatore Maffettone sia stata fallimentare, snocciolando una serie di dati, ultimo in ordine di tempo quello della messa in sicurezza del costone di Pietra Maula: dieci giorni fa e’ caduto un masso, non c’è stata una tragedia grazie alla messa in sicurezza realizzata dall’amministrazione Maffettone. Alle critiche sul programma ha invece risposto con semplicità: “Il progetto e il programma siamo noi, non c’è bisogno di cento pagine. Alla fine contano i contenuti non le parole. In questa piazza c’è stato detto che volevamo pubblicare il bilancio consuntivo, deridendoci perche’ viene pubblicato ordinariamente sull’albo. Ma c’era un passaggio che e’ stato saltato, realizzando un opuscolo che spiegasse nella massima trasparenza e senza macronumeri come si spendono i soldi pubblici dell’ente ai tauranesi”
GRAZIANO: LA MIA STORIA SCRITTA CON I FATTI, ALTRE ANCORA DA SCRIVERE
Tocca sempre a Giovanni Ferraro, speaker della serata di comizio di “Insieme per Continuare”, presentare con una prima proposta concreta l’intervento del candidato sindaco: “Il primo atto istituzionale sarà quello della rinuncia dell’indennità da sindaco di duemila euro al mese, trentamila euro all’anno per un fondo sociale”. E poi tocca, a distanza di dieci anni dall’ultimo impegno politico diretto al candidato sindaco di “Insieme” chiudere la serata con il suo intervento:
“Buonasera a tutti e grazie di essere qui. Grazie per il vostro entusiasmo, grazie per la vostra scelta sincera e senza condizionamenti. Confesso di essere stato molto indeciso sul fare o meno questo intervento. Se fosse stato opportuno, in questo clima elettorale, correre il rischio di travalicare il confine sottile che segna il passaggio dall’essere poco equilibrato nei giudizi e l’essere troppo indulgente. Alla fine mi sono convinto che questa era la cosa più giusta da fare”. Questa la premessa di Antonio Graziano, che ha voluto ripercorrere anche la sua vita professionale e politica: “La mia vita è stata improntata al servizio delle persone che, prevalentemente per motivi di salute, erano in condizioni di bisogno. Ho fatto il medico ospedaliere dal 1980, quando all’indomani del terremoto che sconvolse l’Irpinia, venni chiamato e assunto in emergenza presso l’ospedale di Bisaccia come anestesista rianimatore. Da allora la mia è stata una vita dedicata al lavoro, con turni stressanti e lunghi e che toglievano tempo e spazio alla mia famiglia. Successivamente ho lavorato presso l’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi e infine presso il distretto sanitario Vallo Lauro Baianese dove, come responsabile delle fasce deboli, mi sono occupato soprattutto dei pazienti oncologici e di quelli di terzo livello con gravi problemi respiratori. Questo fino al pensionamento, avvenuto circa due anni fa. La mia attività di amministratore invece è iniziata nel 1985 come consigliere comunale proseguita poi come componente della giunta e infine dal 2004 al 2014 come primo cittadino. Probabilmente è stato il periodo più florido come impegno politico dell’amministrazione comunale prima capeggiata dal sindaco Giuseppe Scibelli e poi dal sottoscritto. Ricordo la realizzazione della strada Taurano- Monteforte, delle case popolari, dell’ampliamento e ristrutturazione del cimitero, del completamento della casa comunale e della riconversione del invaso acquario, dove sorge adesso il piazzale dedicato al giudice Falcone. Questo per ricordare solo qualcuna delle cose più importanti, ma senza tralasciare, quelle che è stato l’impegno quotidiano al servizio dei cittadini a partire dalla raccolta differenziata, dove il nostro comune è stato da sempre, tra quelli più virtuosi finanche con riconoscimenti gratificanti”. Ma voglio anche ricordare non ultimo per importanza, quello che è avvenuto durante il mio mandato di primo cittadino. Ci fu un’indagine da parte della direzione distrettuale Antimafia la cosiddetta DDA su presunte infiltrazioni camorristiche nel Vallo di Lauro. In particolare fu attenzionato il nostro comune, mediante intercettazioni telefoniche e posizionamento di cimici negli uffici e soprattutto nella stanza del sindaco. La conclusione delle indagini fu che il sindaco del Comune di Taurano era una persona al di sopra di ogni sospetto, tanto da non essere mai convocato dalla Dda di Napoli, cosa che invece avvenne per altri amministratori. Non aggiungo altro”. E qui una bordata ai suoi avversari: “Ecco, sarò anche marziano, ma rivendico con tutte le mie forze, la mia onestà, la mia disponibilità, la mia intransigenza, la mia integrità morale- ha detto con pacatezza ma in modo fermo Graziano- E’ vero caro Michele, ognuno di noi ha la propria storia. C’e’ chi la racconta con il cuore in mano citando fatti e non raccontando favole e c’è chi invece la sua storia la deve ancora scrivere”. Al suo competitor il candidato sindaco ha anche voluto fare un augurio: “Spero che se un giorno riuscirai a diventare quello che hai sempre voluto e desiderato, manterrai le promesse fatte ai tuoi elettori e ti impegnerai a realizzare con diligenza, onestà e spirito di abnegazione. Io continuero’ ad essere quello che sono sempre stato. Lascerò che i giovani crescano e realizzino le loro idee e se possibile anche i loro sogni. Delegherò ad essi i vari compiti amministrativi. Ma soprattutto: sarò il sindaco di tutti”. Un avviso anche ai giovani: “Ma voglio anche mettervi in guardia, cari ragazzi e ragazze. La politica non è un gioco. La politica è cieca e accetta. È il fascino e l’attrazione di una bella donna che riscopri poi menzognera ed infedele. Non inseguite varie chimere, perseguite i buoni sentimenti, date importanza ai rapporti umani, all’unità della famiglia. Non pensate di rompere il giocattolo e che poi tutto si aggiusti. Non è così. Il dire buongiorno fa solo parte della buona educazione ma non guarisce le ferite non le rimargina. Come si fa a vivere sotto lo stesso tetto, avere un rapporto stretto di parentela e poi trovarsi a lottare su fronti opposti. Come si fa a bussare continuamente alla porta dei familiari dell’altra lista a chiedere senza pudore consensi di cui stranamente poi dite che non ne avete bisogno”. Quo usque tandem Catilina abutere patientiae nostrae, fino a che punto Catilina abuserai della nostra pazienza. Fino a che punto dobbiamo tacere per il quieto vivere? Fino a che punto dobbiamo cercare di dimenticare quello che è impossibile dimenticare? Ecco perché concludo, a chi spesso mi chiede: dottore, perché non vi vedo vivere con entusiasmo questa contesa politica. Di solito rispondo cosi’ : amo la battaglia politica, fatta sulla diversità delle idee, sul sul contenuto delle stesse, sul confronto anche acceso, ma non la amo quando se ne travalicano i confini”.