Il Governo comunica a Viale Mazzini che il budget per gli artisti sarà considerato al di fuori del limite massimo dei 240mila euro, stabilito dal Ministero dell’Economia con la nuova legge sull’editoria.
Marcia indietro di Gentiloni, dunque, che ha dovuto trovare un compromesso per venire incontro alle esigenze di “Mamma Rai”.
Ci sono alcune regole, però, di cui la tv di Stato dovrà munirsi. Per quanto riguarda i giornalisti, invece, molti nomi noti rischiano di vedersi ridurre lo stipendio e che, forse proprio per questo, stanno volgendo il loro sguardo verso altri lidi.
Una piacevole lettera, per una volta, quella spedita stamattina in Rai. Mittente? Il ministero dello Sviluppo Economico che annuncia un passo indietro riguardo la decisione iniziale di tenere sotto il tetto dei 240mila euro all’anno tutti gli stipendi di chi lavora per l’emittente statale.
Si parlava, dunque, non solo dei giornalisti e dei conduttori, ma anche degli artisti, fissi oppure ospitati all’interno dei palinsesti.
Il primo pensiero è andato subito ai molto discussi cachet del Festival di Sanremo, con popstar o vip internazionali pagati decine di migliaia di euro. Per non parlare degli stipendi milionari dei presentatori di turno.
Sono state tante le voci che si sono alzate in Rai contro questo provvedimento, una su tutte quella di Fabio Fazio, a cui proprio non è andato giù il nuovo tetto pensando al suo programma ricco di comici, attori e cantanti che affollano lo studio di “Che tempo che fa” ogni settimana.
La minaccia di un suo possibile addio, però, ha avuto una conseguenza per lui positiva: il suo stipendio è salvo, a differenza di quello di Bruno Vespa, a metà strada tra conduttore, giornalista e autore di “Porta a Porta”. Tirano il fiato, invece, personaggi come Flavio Insinna e Carlo Conti, anche se, per quest’ultimo, molte voci lo vedrebbero già in Mediaset.
In conclusione, allarme rientrato: lo Stato autorizza la Rai a pagare i suoi artisti senza alcun tetto, ma pur sempre secondo precisi parametri di mercato. Invita, inoltre, a stilare un nuovo regolamento per inquadrare in maniera dettagliata le varie posizioni di chi lavora per l’emittente e rispondere alla seguente domanda: cosa si intende per prestazione artistica?
fonte: quifinanza.it