Un paziente ricoverato nell’ospedale di Kunming , nella Cina sud-occidentale, accusa i medici di avergli tatuato il fondoschiena durante l’operazione, con due ideogrammi che significano “Calcoli renali”.
I tatuaggi venivano anticamente usati in Cina per umiliare i criminali, anche se venivano posti molto più in vista: come minimo sul braccio, ma talvolta anche in faccia o in fronte. L’uomo, Sheng Xianhui, rifiuta di lasciare l’ospedale, finché non saranno individuati i colpevoli, perché teme che se esce dall’ospedale gli verrà contestato di essersi fatto da solo il tatuaggio. L’uomo non si era accorto subito del “regalo”: aveva un fastidio alla natica ma credeva fosse un normale dolore del decorso-post operatorio. Poi però la moglie ha visto la scritta.
Dall’ospedale negano con fermezza che qualcuno abbia tatuato la scritta sul corpo dell’uomo, e spiegano che a loro parere il “tatuaggio” è frutto di una forma di allergia dell’uomo alle lenzuola dell’ospedale, sulle quali effettivamente la scritta era presente (per indirizzare poi la biancheria verso la corretta forma di disinfezione).
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