AVELLINO- Formare ed informare “gli utenti della strada del domani”, come ha tenuto a ricordare il comandante della Polizia Stradale di Avellino Nicola Ciccone. Questo il tema del nuovo appuntamento per gli studenti del Convitto Colletta di Avellino nell’ambito del Percorso per le competenze trasversali e orientamento, quello che vede l’istituzione scolastica cittadina e l’ Ordine degli Avvocati insieme per formare giovani studenti delle classi terza e quarta superiori sulla conoscenza dei fenomeni di devianza e sul funzionamento della giustizia e della sicurezza. Cosi’ questa mattina gli studenti hanno potuto toccare anche con mano i rischi che comportamenti stradali sbagliati possono provocare, grazie anche ad una prova pratica con il simulatore che la Polstrada (per gli effetti dell’alcol) e l’associazione Vittime della Strada (per gli effetti delle droghe) hanno messo a disposizione degli studenti per andare oltre la teoria. Oltre al racconto della presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strada Anna Diglio Nardone, che da anni gira le scuole della Campania, trasformando in un impegno concreto per la sicurezza stradale la tragedia del suo bambino investito nel giorno di Carnevale di circa venti anni fa. Ai ragazzi anche i numeri e i dati di una vera e propria strage sulle strade e nella mancata sicurezza sul lavoro, grazie alla testimonianza del professore Domenico Cerullo con il suo libro “Basta”. Alla mattinata di lezione sulla Sicurezza Stradale erano presenti l’avvocato Maria Rita Martucci, referente del Progetto Legalita’ dell’ordine degli Avvocati di Avellino e il professore Vittorio Guerriero referente per il Colletta. Il rettore dell’istituto, il dirigente Attilio Lieto, ha sottolineato come questi momenti rappresentino “una grande attenzione a questo tema, perché purtroppo i numeri nell’ultimo anno sono davvero impietosi. Bisogna partire dai ragazzi, dalle nuove generazioni. Come scuola siamo molto attenti a questo tema, già nella nostra attività curricolare, però la presenza qui a scuola di personalità e di istituzioni ci consente di far toccare con mano ai ragazzi alcune tematiche. Quindi noi cerchiamo di entrare proprio nel concreto, con queste attività”. Necessario formare i giovani su queste problematiche anche per il comandante della Polizia Stradale di Avellino Nicola Ciccone: “La Polizia Stradale ci tiene a queste iniziative e noi siamo spesso presenti nelle scuole. Perché crediamo che la cultura della legalità alla guida, l’educazione, la formazione e l’informazione siano l’unica strada necessaria per poter prevenire gli odiosi fenomeni dei sinistri stradali. Quindi con piacere siamo nelle scuole a istruire ed educare quelli che sono gli utenti della strada al domani, ossia i giovani e i ragazzi”. Il comandante della Polstrada si e’ soffermato anche sulle nuove norme del Codice e l’inasprimento di alcune sanzioni, in particolare gli effetti sull’incidentalita’: “Ormai da quasi tre mesi sono in vigore e diciamo che i primi feedback di ritorno sono positivi. Sembra che almeno In questo trimestre ci sia stata una diminuzione dei sinistri stradali. Speriamo che si prosegua su questa strada”. Proprio l’avvocato Maria Rita Martucci ha messo in evidenza che ” “Come Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Avellino e appunto con la scuola con il Convitto nell’ambito di un progetto di Pcto abbiamo organizzato questo incontro per la sicurezza stradale e abbiamo avuto il piacere di avere degli ospiti illustri dal dottore Nicola Ciccone. comandante della Polizia Stradale di Avellino, il professore Cerullo che ci presenterà un suo testo che già gira da un po’ di tempo. Il titolo è “Basta” e già questo è un urlo disperato, ma anche diciamo di speranza nei confronti delle stragi, sia sulla strada che sui posti di lavoro. Abbiamo la signora Anna Diglio Nardone. Noi come Consiglio dell’Ordine ed io come referente dello stesso per i progetti di legalità, crediamo assolutamente nell’importanza dell’educazione alla legalità, al rispetto delle regole. Perché soltanto attraverso la conoscenza si possono formare dei cittadini liberi”.