Giuseppe Vetrano: Sanità, prevenire è meglio che curare

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Giuseppe Vetrano
Giuseppe Vetrano

Avv. Vetrano, la sanità continua ad essere un tema di primo piano nell’agenda di De Luca e della lista Campania Libera.

E’ urgente riorganizzare l’offerta sanitaria in Campania per rispondere ai bisogni di salute, ottimizzando le risorse economiche disponibili.

Come si fa a  rendere più efficiente la spesa sanitaria?

L’efficienza della spesa non può essere ottenuta attraverso i tagli indiscriminati alla spesa sanitaria. Vanno eliminati gli sprechi e le duplicazioni inutili di primariati e di strutture complesse,  ma vanno garantiti i livelli di assistenza e le prestazioni essenziali. I tagli di spesa non devono colpire le prestazioni sanitarie bensì i costi estranei all’erogazione delle prestazioni sanitarie come quelli prodotti dalle consulenze legali per contenziosi evitabili o da improbabili manutenzioni di edifici.

Come garantire il diritto alla salute ai cittadini campani?

La spesa sanitaria deve assumere il valore di un investimento piuttosto che di un costo. Il diabete, ad esempio,  non può essere sconfitto se non viene affrontato alla radice: prevenire è meglio che curare. La prevenzione del diabete di tipo 2 nelle persone a rischio è possibile con interventi mirati a migliorare lo stile di vita; modesti miglioramenti delle abitudini alimentari e della sedentarietà, infatti, sono sufficienti a ottenere significativi effetti; inoltre, gli interventi di prevenzione con lo stile di vita sono economicamente vantaggiosi.

Dunque, secondo lei, gli ambiti prioritari in cui investire le risorse economiche destinate alla sanità dovrebbero essere quelli della prevenzione.

E’ in questo settore che occorre innovare radicalmente, poiché si tratta degli aspetti più rilevanti per affrontare il tema del diritto alla salute in una congiuntura economica drammatica come quella che attraversa la Campania da alcuni anni. Proprio in una periodo di crisi acuta come quello che stiamo vivendo, occorre affermare il principio secondo cui il diritto alla Salute trova adeguata tutela se l’intervento pubblico garantisce un efficace sistema di prevenzione delle patologie. In tal modo la spesa sanitaria diventa più efficiente poiché il costo per la prevenzione è di gran lunga inferiore a quello per la cura della patologia in ospedale.

Il nostro sistema, dunque, sconta a suo avviso ritardi sul piano della prevenzione e della capacità di risposta ai bisogni di salute di una popolazione che invecchia.

E’ proprio così! Abbiamo la quota più elevata di tutta Europa di persone con più di 65 anni d’età e l’incremento della diffusione delle malattie croniche (patologie cardio-cerebrovascolari, tumori, diabete, patologie respiratorie, demenze); tutto ciò rende non più percorribile la strada del razionamento della spesa pubblica e la rinuncia ad investimenti nel campo della prevenzione.

Quali altre azioni lei ritiene necessarie?

Occorre dare impulso e attuazione al Piano Nazionale della Prevenzione 2014-18 e ai Piani Regionali della Prevenzione, affermando il ruolo strategico della prevenzione come investimento e come fattore di sviluppo socio-economico del Paese e garantendo equità nell’offerta delle prestazioni. Occorre, inoltre, vincolare nella programmazione regionale e locale un livello minimo di finanziamento della spesa sanitaria per le attività di prevenzione (attualmente è pari al 4,1%) come elemento imprescindibile di corretta ed efficiente gestione sanitaria.

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