“Occorre prendere atto, con rammarico, che in Campania da anni è mancata una politica organica per la realizzazione e la messa a regime del Ciclo Integrato dei Rifiuti.– ha spiegato Pasquale Giuditta con un intervento nel corso dell’”Informativa urgente del Governo sui rifiuti” che si svolta questo pomeriggio alla Camera dei Deputati – La situazione di grave emergenza non nasce oggi: essa viene da lontano ed è frutto di una politica inadeguata ed inefficiente, priva di qualsiasi programmazione ed organicità negli interventi, che per anni ha costretto la nostra popolazione a vivere questo malessere. I quattordici anni di gestione commissariale non sono serviti a determinare un effettivo superamento della crisi anzi, si sono rivelati uno strumento inefficace, costoso con sperperi enorme di denaro pubblico, nonché di ostacolo alla gestione ordinaria, con duplicazioni e sovrapposizioni politico. I Commissariamenti sono efficaci quando in maniera tempestiva sanno superare le fasi di crisi: viceversa, la loro eccessiva durata contraddice la funzione amministrativa straordinaria per la quale sono stati istituiti, dimostrandosi addirittura dannosi per il territorio. A tal proposito mi auguro che De Gennaro, di cui apprezzo le capacità, nei 4 mesi del suo mandato sappia dare il giusto contributo per il superamento di questa fase critica. – due le linee direttrici indicate dal parlamentare irpino per la risoluzione del disastro ambientale – C’è bisogno di una nuova strategia che miri a restituire la pienezza decisionale alle istituzioni locali. Ritengo che occorra al più presto intraprendere un’azione congiunta tra le istituzioni locali che si sviluppi lungo due direttrici: la prima fase è necessario affrontarla nell’immediato con l’individuazione di siti tali da consentire l’autosufficienza regionale a medio termine nella gestione dei rifiuti; la seconda invece deve rappresentare l’inizio di una strategica programmazione che metta a regime il Ciclo Integrato dei rifiuti, partendo da un adeguamento legislativo regionale, una revisione del Piano Regionale dei Rifiuti che recepisca i Piani Provinciali coerenti e porti all’adozione di scelte innovative e di moderna concezione, nel completo rispetto delle matrici ambientali, della salute pubblica e delle nuove esigenze delle popolazioni anche attraverso una distinzione tra zone virtuose e critiche”. Nel corso del suo intervento Giuditta ha spiegato: “Solo un sistema basato su regole certe, inoltre, determina il naturale allontanamento della malavita organizzata per la quale il settore dei rifiuti è diventato fonte di proficui guadagni, tanto da condizionare ed essere stato azione frenante, in questi anni, per il rientro alla gestione ordinaria”.