“I giovani del Pd pronti al Congresso”, parla il segretario Gd Lorenzo Preziosi

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Pasquale Manganiello – Il 12 febbraio scorso i Giovani Democratici irpini hanno eletto il loro segretario provinciale. Si tratta di Lorenzo Preziosi, sensibilità di centrosinistra che ha conquistato l’unanimità delle preferenze al terzo congresso della federazione.

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Lorenzo Preziosi

Sono state sottoscritte quasi 300 tessere mentre, a quanto pare, si dovrà attendere la costituzione del nuovo regolamento per il prossimo Congresso del Partito Democratico per capire se coloro che hanno sottoscritto la tessera dei Giovani Democratici potranno esercitare il proprio voto ed il conseguente peso politico in fase congressuale. Preziosi spiega ad Irpinianews le ragioni che lo hanno spinto a candidarsi ed i prossimi step che riguardano la giovanile del Pd.

Preziosi lei è stato eletto all’unanimità come segretario della giovanile Pd. Quali sono gli obiettivi che si pone per il prossimo futuro?

“Come detto a caldo, è un grande onore essere stato eletto per acclamazione in un congresso unitario, ma è al contempo una grande responsabilità. L’obiettivo principale è il radicamento territoriale, accompagnato da un forte coinvolgimento di una platea sempre più ampia che vada dai liceali ai giovani professionisti. Tutto il resto verrà da sè. Bisogna che torniamo tutti a credere che ‘libertà è partecipazione’.”

I Giovani democratici hanno “latitato” negli ultimi anni, una situazione di impasse che ha coinvolto anche il Pd provinciale, soprattutto negli ultimi nove mesi. Come se ne esce?

“Tre parole : volontà, idee e proposte. Credo sia questa la ricetta che ha unito tutti noi in questo progetto. Quando il fine ultimo è riportare al centro del dibattito la politica e si è disposti a confrontarsi sulle idee per raggiungere il comune obiettivo di assumere ruolo di centralità nelle dinamiche politiche delle realtà territoriali e determinare i processi, tutto il resto passa in secondo piano. Saremo da esempio per il Partito Democratico.”

Marcello Rocco, delegato nazionale Pd, ha recentemente dichiarato che lo scorso congresso Gd è stato caratterizzato da mancanza di trasparenza e brogli legati al tesseramento. Cosa risponde?

“Non sono avvezzo alla polemica, ma le rispondo perché rispetto il suo lavoro e mi rendo conto che è costretto dagli eventi a pormi determinate domande. Non ho avuto modo di conoscere di persona il Signor Marcello Rocco, ma conosco il suo impegno sul territorio irpino e lo apprezzo per questo. Tuttavia sfido chiunque a dire che aver goduto di una fase di tesseramento iniziata il 7 Agosto con il circolo di Montoro e chiusa il 13 dicembre a Villanova del Battista sia sintomo di poca disponibilità ad aprire a tutti perché il tempo per aprire i circoli, laddove la presenza dei giovani è vera e reale, c’è stato, o che tesseramenti svolti alla presenza di garanti inviati dal commissario provinciale, ruolo ricoperto da dirigenti regionali e nazionali dei GD, e pubblicizzati attraverso i social dell’organizzazione, conclusi in media con 10 iscritti, sia sintomo di poca trasparenza.

Siamo pronti ad accogliere positivamente e con umiltà critiche da chi ha più esperienza di noi, ma decisamente non tolleriamo attacchi frontali gratuiti, a cui non è seguito nessun ricorso ufficiale in cui si evince che a richiesta di apertura circoli non è stata data opportunità di svolgere il tesseramento o che durante le adesioni si sono svolti brogli. In ogni caso, invito volentieri il signor Rocco a discutere delle sue idee che arricchiranno sicuramente il nostro bagaglio e daranno nuova linfa al nostro percorso nelle sedi dell’organizzazione in cui sono tutti i benvenuti. Detto ciò, sarà il nostro lavoro a parlare per noi.”

Che ruolo avranno i Gd nelle prossima tornata di Amministrative in Irpinia?

“Il nostro ruolo sarà quello di fornire pieno supporto a tutti i giovani che intenderanno misurarsi nella contesa elettorale. Non è semplice e non da tutti decidere di sfidare il vecchio sistema e lanciarsi in un’esperienza del genere, per cui sarà nostro dovere esserci. Sarà anche un modo per riportare l’organizzazione nelle varie realtà territoriali, vicina ai ragazzi che si sono sentiti negli ultimi anni abbandonati dalla politica, dando loro un segnale di svolta.”

Dopo le Amministrative presumibilmente verrà svolto il Congresso Provinciale. I vostri 300 tesserati avranno diritto di voto o pensa che sarà cambiato il regolamento?

“Non tutti gli iscritti ai Gd hanno fatto richiesta sul modulo di iscrizione di aderire anche al PD. Quelli che lo hanno fatto, come da anni e in tutta Italia, secondo la “carta di cittadinanza dell’organizzazione giovanile”, avranno diritto ad essere inseriti nell’anagrafe degli iscritti del Partito Democratico della provincia di Avellino. Sulla base di questo, gli organismi competenti del Pd irpino hanno già proceduto ad acquisire l’elenco dei richiedenti. Qualora dovessero esserci tentativi di tenerci fuori dalla contesa sapremo far valere i nostri diritti, ma non abbiamo, ad oggi, sentore che si voglia procedere in questa direzione. Ritengo che debba essere obiettivo del partito far sì che per i ragazzi che decidono di aderire ai Giovani Democratici si sentano anche spinti a partecipare direttamente alla vita del Partito Democratico, il contrario sarebbe autolesionismo politico.”

Il “duopolio” Zoina-Nicotera riguardo alle aree ed alla relativa distribuzione delle tessere potrebbe sollevare un problema di equità nella rappresentatività di sensibilità diverse di centrosinistra sul territorio?

“A quest’ultima domanda voglio rispondere, se possibile, in maniera ancora più chiara rispetto alle altre : non voglio sentir parlare di diverse sensibilità e componenti in questa organizzazione giovanile. Lo schema in cui il Partito Democratico si divide e si organizza non ci appartiene. Le tessere non si distribuiscono per aree o per quote, ma sono strumenti per sentirsi parte di una comunità politica con dei valori ed ideali. Qualsiasi giovane della provincia condivida con noi la passione per la sana politica, senta di voler dare forza alle proprie idee e ritrova in noi il giusto megafono per le proprie proposte è il benvenuto. Avrà tutto lo spazio e le opportunità di cui necessita per crescere politicamente, per cercare di cambiare ciò che ritiene iniquo e ingiusto senza dover chiedere il permesso a nessuno.”

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