Giornata mondiale della libertà di stampa: in aumento i reporter italiani vittime di aggressioni

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Oggi è il World Press Freedom Day, la giornata internazionale della libertà di stampa patrocinata dall’Unesco.

L’evento, giunto alla 25esima edizione, è un vero e proprio omaggio, celebrato in tutto il mondo, ai giornalisti che hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione. Una giornata di riflessione che punta i riflettori su chi – con la sola arma della scrittura – ha voluto raccontare e descrivere la realtà.

Giornalisti minacciati e che pagano con la vita il lavoro sul campo, in Paesi in guerra o dove la criminalità organizzata, il narcotraffico, la mafia non permettono intrusioni sul territorio. Ma anche giornalisti esposti all’aperto conflitto con il potere per aver chiesto trasparenza e responsabilità a governi e forze politiche

Secondo i dati diffusi dal rapporto annuale di ‘Reporter Sans Frontieres’ il nostro Paese sale di sei posti e quindi passa dal 52esimo posto al 46 esimo su 180 Paesi studiati. Anche se l’organizzazione specifica che, aggressioni e intimidazioni sono in aumento nei confronti dei reporter italiani.

Nell’annuale classifica al primo posto c’è la Norvegia mentre all’ultimo la Corea del Nord.

Il rischio della vita è l’allarme numericamente ancora più eclatante: sono stati 530 i giornalisti uccisi tra il 2012 e il 2016, il prezzo più alto pagato in Sudamerica (125) e in Nordafrica-Medio Oriente (191).

Anche se i casi dei reporter stranieri sono quelli che fanno più clamore, in realtà a morire sono nel 95% dei casi i giornalisti locali.

Quest’anno alle celebrazioni per la giornata e alla presentazione dell’ultimo rapporto dell’organizzazione Onu a proposito di libertà di stampa si accompagna anche una campagna di sensibilizzazione cui hanno aderito alcune delle maggiori testate internazionali, tra cui Repubblica per l’Italia, sul tema “Leggi di più, ascolta di più, capisci di più”: un invito ai cittadini a informarsi il più possibile, diversificando le fonti, incrociando, verificando.

Per celebrare la 25esima edizione della Giornata internazionale, l’Unesco ha riunito per due giorni ad Accra (Ghana) decine di speaker provenienti da tutto il mondo, con un focus particolare sull’Africa e il Medio Oriente. Il tema scelto dall’organizzazione Onu quest’anno è “Tenere sotto controllo il potere: media, giustizia e legalità”.

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

“La libertà di informazione, come attesta la nostra Costituzione, è fondamento di democrazia”.

Sono le parole usate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente dell’Unione nazionale cronisti italiani, Alessandro Galimberti, in occasione della XI Giornata della memoria dedicata ai giornalisti uccisi da mafie e terrorismo.