“Questa è una giornata dedicata soprattutto alla memoria oncologica per sollevare l’attenzione sulle problematiche che, al di là dei passi in avanti fatti, evidenziano che si muore e si soffre ancora troppo per questa malattia. Si investe tanto per le cure e si fa niente o pochissimo per la prevenzione: la battaglia andrebbe fatta anche su questo campo considerando che il 30% di tutti i tumori è legato al fumo ed un altro 30% all’alimentazione scorretta”.
Cesare Gridelli, direttore dell’U.O. di Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliera “S.G.
Moscati” ed autore del libro “In cucina contro il cancro”, sottolinea ad Irpinianews l’importanza di cooperazione e prevenzione, le due parole d’ordine dell’edizione di quest’anno della Giornata Mondiale contro il Cancro.
Qual è la situazione riguardo a diffusione ed insorgenza dei tumori in Campania ed in particolare in provincia di Avellino?
“Bisogna partire dal presupposto che non abbiamo dati certi: i registri dei tumori a livello regionale sono partiti da due anni e per avere i primi riscontri ce ne vorranno altri due. Qualche dato frammentario che si può ricavare in provincia di Avellino rileva che sono più colpite le zone industrializzate. Sono comunque indicazioni molto generiche, qui abbiamo il grosso problema dell’Isochimica e vedremo come impatterà con i risultati.”
La battaglia è sulla prevenzione…
“Certamente, si può incidere molto di più e con minori costi attuando battaglie contro il fumo e contro l’alimentazione scorretta. Meriterebbero più attenzione i tumori alla mammella e alle ovaie mentre per quanto riguarda il discorso legato all’ inquinamento possiamo fare ben poco tranne indignarci come cittadini, sono cose che purtroppo ti passano sopra.”
Quali sono i tumori che si stanno maggiormente diffondendo in Campania?
“In Campania abbiamo registrato un netto incremento delle donne con abitudine al fumo: i tumori derivati da questo rischio aumentano sensibilimente per le donne mentre per gli uomini non diminuiscono. Deteniamo la maglia nera in Italia. Aumentano, inoltre, i casi di cancro gastrointestinale, soprattutto nel versante appenninico del Paese, legati al maggior utilizzo di carni rosse, insaccati e sale, oltre all’utilizzo delle braci e del camino sempre acceso. Questo fenomeno interessa anche l’avellinese. Il tumore della mammella e della prostata è in linea con il resto del Paese mentre l’incidenza dei tumori in Irpinia non è diversa dal resto della regione, non ci sono picchi particolari.”
Quali campagne di sensibilizzazione possono essere messe in atto con maggiore forza?
“La prevenzione va realizzata in primis nell’universo giovanile sia per quanto riguarda il fumo sia per quanto riguarda l’alimentazione corretta. Il mio libro, “In cucina contro il cancro”, è un vero e proprio progetto di educazione alimentare. Il sindaco di Pomigliano d’Arco, persona illuminata, l’ha distribuito gratuitamente nelle scuole. Pensi che al di sotto dei 14 anni abbiamo la maglia nera dei ragazzini più obesi d’Italia.
Lo stesso sindaco (Raffaele Russo, ndr) ha sottolineato come siano migliorate le cose nella sua città sul tema della raccolta differenziata quando si è cominciato a sensibilizzare gli alunni sulla questione. Recentemente ho tenuto una lezione sull’alimentazione in una scuola di Montella che ha avuto una grande partecipazione di studenti e genitori. Sabato 5 Marzo sarò a Nusco per un evento sul tema, ricevo tante e-mail di invito ma purtroppo il lavoro che faccio non mi permette di dare continuità a queste iniziative. Sarebbe importante creare indirizzi articolati e completi, la sensibilizzazione dovrebbe passare per una progettualità ben definita”.