Ricorre oggi la giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari. Il NurSind di Avellino esprime preoccupazione per l’aumento delle aggressioni da nord a sud:
«Nel triennio 2019 – 2021 si sono registrati 4821 infortuni sul lavoro legati ad aggressioni subite dal personale sanitario sul luogo di lavoro. – Spiegano il segretario territoriale NurSind, Romina Iannuzzi ed segretario aziendale NurSind Michele Rosapane – Gli infermieri sono i professionisti più colpiti, nella maggior parte dei casi sono donne.
A livello locale di recente si sono verificate le aggressioni al personale sanitario presso la REMS di San Nicola Baronia e al pronto soccorso del Moscati. Le Aziende Sanitarie devono implementare le misure di prevenzione e di sicurezza, bene sta facendo il Moscati dove la Direzione Strategica ha approvato un piano di prevenzione delle aggressioni e a breve partiranno dei corsi di formazione ai dipendenti.
L’ASL di Avellino invece, da quello che ci risulta, non ha provveduto ancora ad stilare alcun piano preventivo né ha programmato dei corsi di formazione contro le aggressioni al personale sanitario.
Oltre ai piani aziendali di prevenzione, per contrastare questo fenomeno servono leggi più severe contro gli aggressori e soprattutto è necessario migliorare i servizi sanitari, soprattutto nei dipartimenti d’emergenza. Inoltre con i fondi del PNRR sarà indispensabile potenziare la medicina territoriale».