Mai giocare con il fuoco. Rischia di costare cara a un uomo di circa 35 anni di età una notte trascorsa vicino Bracciano a base di sesso e giochi erotici. Il giovane, l’altra notte intorno all’una, si è presentato al pronto soccorso del “Padre Pio” di Bracciano sconvolto e in preda ai dolori con il pene incastrato in un anello d’acciaio, di quelli usati dagli amanti del genere per rinvigorire la prestazione, e adesso rischia di perdere per sempre la funzionalità dell’organo genitale. Superato l’iniziale imbarazzo, i medici hanno compreso immediatamente la gravità della situazione quando lo hanno visitato, constatando la formazione di un grosso edema responsabile del rigonfiamento che impediva la fuoriuscita dell’anello. Al pronto soccorso sono stati così chiamati i vigili del fuoco della stazione di Bracciano, che sotto la supervisione dei sanitari, hanno tentato, senza successo a causa del rischio di tagliare parti anatomiche, di spezzare il fermo d’acciaio. A loro volta i pompieri hanno chiamato i colleghi che lavorano al magazzino dei vigili del fuoco di Roma, ai quali hanno chiesto un attrezzo più adatto a eseguire l’intervento. Anche questo tentativo, però, è fallito e i medici del pronto soccorso non hanno potuto far altro che imbarcarlo su un’ambulanza e portarlo in un ospedale romano per un delicato intervento chirurgico.
Redazione Irpinia
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