“Occorre un cambio di mentalità. Troppe volte, nel passato, si sono immaginati i servizi come occasione per creare occupazione, sia in Campania e forse nell’intero mezzogiorno. Idea giustificabile solo a fronte di un servizio reso in maniera efficace ed efficiente. Non va però mortificato il cittadino-utente che, come nel caso della gestione della risorsa idrica, è l’utilizzatore finale del servizio. Una tariffa di consumo non può andare oltre a quelli che sono i reali costi necessari ad assicurare la gestione. Non è pensabile spalmare su una fiscalità generale i costi derivanti dal trasferimento del personale di una sola Ato su tutti i gestori dei servizio, siano essi pubblici o privati. Un analogo comportamento si è registrato nel trasferimento del personale dei consorzi dei rifiuti, con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Oggi occorre cambiare registro. Così corriamo il rischio di ripetere gli stessi errori del passato. La priorità oggi è conoscere un piano industriale in cui siano dettagliati i mezzi e il personale che la società Gori spa intende impiegare nella gestione degli impianti che gli sono stati concessi. Non vanno alimentate false speranze nei lavoratori. Occorre chiarezza sulla eventuale mobilità”. Così il presidente del Consiglio Regionale Pietro Foglia a margine della riunione richiesta dai vertici della Gori spa, gestore del servizio idrico integrato nell’ambito Ato 3, alla quale hanno preso parte i rappresentanti delle sigle sindacali in merito alla vertenza lavoratori Centrali di sollevamento e depuratori e alcuni Capogruppo delle forze politiche presenti in Assemblea.
“Tutto il mio impegno – assicura il Presidente – nel garantire un iter veloce in Commissione per consentire, in tempi rapidi, di arrivare ad un testo definito e condiviso, sia dalla politica che dai sindacati e dalle istituzioni ed enti locali, sulla riforma del ciclo integrato delle acque da presentare all’Aula. Auspico, inoltre, una proposta che soddisfi i cittadini della nostra regione, che vanno tutelati attraverso un servizio idrico efficiente ad un costo sostenibile. Occorre, dunque, una riforma che ponga ordine in un sistema che, fino ad oggi, è apparso oltre modo confuso”. Conclude Foglia.