Gestione fraudolenta di fondi pubblici e dispersione finanziamenti Asl: ecco il sistema Aias

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Il centro Aiais di Avellino

Un sistema che, da un lato, puntava ad ottenere fraudolentemente fondi pubblici e, dall’altro, a disperdere i finanziamenti dell’Asl di Avellino per la cura e la riabilitazione di soggetti con handicap. In una nota, diffusa dopo l’esecuzione da parte della Guardia di Finanza delle sei misure restrittive (due arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione giornaliera alla p.g.) nei confronti di altrettante persone indagate a vario titolo per reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazione pubbliche, malversazione ai danni dello Stato, riciclaggio e peculato, la Procura spiega il “sistema” Aias.

“Le attività di indagine traggono origine dall’analisi effettuata dai finanzieri sui flussi finanziari delle due associazioni. In particolare – si legge nel comunicato a firma del Procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo – l’approfondimento di alcune operazioni bancarie sospette faceva emergere un elevato flusso di denaro che, dai conti correnti delle due onlus, confluiva verso due società avellinesi, una operante nel settore informatico e una avente come attività principale quella di gestore di bar, senza trovare una valida giustificazione nella causale delle fatture emesse a fronte dei pagamenti ricevuti, in quanto non compatibili con l’attività esercitata dai beneficiari”.

“Tali pagamenti, venivano poi “smistati” dai rappresentanti legali delle due società coinvolte sui conti correnti e carte prepagate intestati a loro stessi e familiari, provvedendo poi, attraverso varie operazioni di prelevamento presso Atm, a far disperdere i contanti”.

Le indagini hanno quindi consentito “di appurare e smascherare l’esistenza di un vero e proprio sistema, teso da un lato ad ottenere fraudolentemente fondi pubblici attraverso la partecipazione a progettualità bandite dalla Regione Campania a favore dei disabili e dall’altro a disperdere i finanziamenti dell’Asl di Avellino per la cura e la riabilitazione di soggetti con handicap”.

Le misure cautelari eseguite “sono sviluppo – conclude la nota – dei provvedimenti di sequestro preventivo d’urgenza delle somme di denaro distratte dal 2013 al 2017, per un totale di circa 1.645.000 euro, emessi dal Pm titolare delle indagini ed eseguiti dai Finanzieri del Comando provinciale di Avellino lo scorso maggio”.