“La relazione di Lorenzo Cesa – ha commentato Giuseppe Gargani, capo della delegazione dei Popolari per l’Europa al Parlamento europeo a margine del suo intervento inaugurale al Congresso UDC a Roma – consente di fare passi in avanti per aggregare le forze popolari, come noi diciamo da oltre un anno, di aggregare quelli che vogliono dare un contributo ad un popolarismo europeo più consistente ed adeguato. Questo progetto inizia ad essere reale e naturalmente deve riferirsi a quelli che concretamente, e non in maniera astratta o per convenienza, accettavano o erano nel gruppo dei popolari europei, a quelli che credono di poter essere alternativi ai socialisti, e quindi credono nella causa”. “La notizia di oggi – continua Gargani – é che Renzi aderisce al PSE; e quindi noi non possiamo perdere l’occasione di mettere insieme i popolari, adesso. Quindi il congresso UDC é un congresso che mette insieme il partito tradizionale UDC, ma al tempo stesso crea i presupposti per un allargamento e per un nuovo soggetto politico, europeo e quindi per un nuovo partito che tenga insieme tutti i popolari. La crisi dei partiti del 92′-94′ ha consentito a Berlusconi di fare un partito personale, che teneva conto dei movimenti più che dei partiti. Oggi questa fase é superata ma con un personalismo esasperato, e penso a Renzi che del partito non si occupa, che però non può portare nulla di buon per il nostro Paese. Non possiamo certamente adeguarci e confermarci a questa linea! Dobbiamo invece fare cultura politica, ricominciare da capo, ricominciare dal tessuto sociale. La società ci chiede un riferimento culturale forte, questo riferimento é il popolarismo , che sostituisce la parola centro, e che mette al centro l’individuo, la persona, il cittadino!”
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