Al dibattito di Bagnoli Irpino c’è stato anche l’intervento del sindaco di Avellino Pino Galasso: “Negli ultimi mesi trovo un ritorno alla politica. Noi come Pd negli ultimi tempi ne abbiamo fatta poca e per questo il mio plauso a Franco Vittoria che è stato capace di metter in piedi una simile iniziativa di alto spessore culturale e politico. Io credo che la preoccupazione maggiore sarà la ricostruzione del tessuto sociale dopo l’uscita si scena di Berlusconi. Abbiamo avuto una demolizione negli anni di quelle che sono state le conquiste dei diritti. Soprattutto in Irpinia. Il diritto al lavoro e alla salute viene minato con la chiusura degli ospedali. Al mio partito dico che dovremmo fare sinergia mettendo da parte beghe e litigi. Io non condivido che ogni volta che si fa un’assemblea si deve mettere in discussione la segretaria. Se noi non la smettiamo di agire così non andremo lontano ma dobbiamo metter in campo assemblee per costruire e non per distruggere e mettere in discussione qualcuno”. Per il consigliere comunale di Avellino Francesco Todisco invece “Il ruolo dei partiti soprattutto a sinistra è molto interessante. Penso a Sel. Ha una capacità di comunicazione molto più immediata di noi ma non è in grado di concretizzarla come noi. Si appiattisce sull’ansia di cambiamento e sul movimento ma non concretizzando. Oggi il ceto politico è visto dalle giovani generazioni come un ceto che pensa a difendersi. Aumenta la distanza con la gente e con i partiti. Per avvicinare le giovani generazioni alla politica bisogna cambiare la legge elettorale. Credo che il partito debba riappropriarsi delle proprie funzioni e carpire questa ansia di cambiamento. Riscoprire il concetto di eticità, attraverso i partiti sentirsi parte di una comunità”.