Galasso: è fuori luogo chiedere le dimissioni dei vertici Asa

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Avellino – Chiedere le dimissioni dei vertici Asa mi è sembrato fuori luogo, perché il consiglio di amministrazione dell’ente ha lavorato bene e proprio in questi giorni sta organizzando la raccolta differenziata. Lo afferma il sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso, il giorno dopo il terremoto Asa, che ha portato alle dimissioni del presidente Angelo Romano e del vice presidente, Gerardo Adiglietti, segretario cittadino Ds. Intanto Romano ha indetto per giovedì pomeriggio una conferenza stampa nel corso della quale è presumibile voglia spiegare le ragioni delle proprie dimissioni, ma ha subito precisato di aver sempre lavorato nel rispetto delle regole. La bufera abbattutasi sull’Asa è stata causata dalla decisione di aumentare le indennità ai componenti il consiglio di amministrazione, proprio in un momento delicato caratterizzato dal cattivo funzionamento della raccolta dei rifiuti in città e della tendenza a ridurre i costi della politica. La richiesta di dimissioni del cda era stata avanzata in consiglio comunale dalla minoranza con l’appoggio di alcuni consiglieri della maggioranza, che appartengono al Partito democratico ma si identificano con l’area Letta. Dunque, una questione soprattutto politica che sta montando sulla scia delle fibrillazioni interne al Pd, che hanno portato agli scontri in maggioranza. “Ma non ci sarà nessuna crisi – afferma il primo cittadino – perché l’amministrazione comunale sta lavorando bene e rispetto al programma elettorale redatto nel 2004, c’è da avviare soltanto il discorso sul teatro Gesualdo, pertanto si dovrà arrivare al chiarimento nell’interesse della città”. La minoranza consiliare alza il tiro e dopo le numerose affermazioni rilasciate nei giorni scorsi per evidenziare la crisi nella quale il centrosinistra è caduto, ieri mattina ha tenuto la conferenza stampa nella quale alcuni esponenti del centrodestra hanno chiesto altre dimissioni, dentro e fuori dell’Asa e del Cosmari. Il consigliere di Libera città, Antonio Gengaro, è stato il promotore di un documento contro le vecchie pratiche della politica, che devono essere rapidamente debellate.

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