Fusaro risponde a Morano: “Disponibile per l’assessorato alla cultura, farò infuriare De Mita e Mancino”

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“Ho raccolto l’invito del mio amico Ettore de Conciliis ed ho accettato la proposta del candidato sindaco Sabino Morano, e mi dichiaro quindi disponibile, in caso di vittoria di quest’ultimo, a ricoprire l’ufficio di Assessore alla cultura della città di Avellino”.

Questa la tempestiva risposta del filosofo Diego Fusaro in riferimento alla proposta di Morano di assegnare l’assessorato alla cultura al filosofo torinese.

“In questi anni, con la mia olimpica compostezza atarassico-epicurea, ho fatto infuriare Monti e Di Pietro, Librandi e Mughini, Adinolfi e Santanché, Cecchi Paone e Friedman. Adesso farò infuriare anche Ciriaco De Mita e Nicola Mancino, espressioni di un passato ormai sepolto dalla modernità, ma ancora in servizio di una causa antinazionale come quella del centrosinistra e del Partito Democratico”.

Contro il pensiero unico, occorre oggi avere idee di sinistra e valori di destra. Idee di sinistra: lavoro, diritti sociali, senso sociale della comunità e del bonum commune, solidarietà antiutilitaristica. Valori di destra: Stato nazionale patriottico come fortilizio contro la privatizzazione liberista, famiglia contro l’atomizzazione individualistica della società, lealtà e onore contro l'”impero dell’effimero” e la superficialità consumistica liberal-libertaria, spiritualità e apertura alla trascendenza come opposizione ragionata al monoteismo idolatrico del mercato e all’ateismo nichilistico della forma merce”.

Fusaro aggiunge: “Poco importa se a destra diranno che siamo comunisti e a sinistra che siamo fascisti. È il prezzo da pagare per chi abbia il coraggio di procedere controcorrente, consapevole che il vecchio sta morendo e il nuovo fatica a nascere. Faremo di Avellino una nuova Atene, partiremo dalla città simbolo del vecchio per creare qualcosa di nuovo, anzi di antico”.