Grottaminarda – Neanche durante la Settimana Santa è riuscito a tenere a bada la sua cleptomania. Il ladro o la ladra seriale che puntualmente depreda la tombe dei defunti nel cimitero di Grottaminarda continua ad agire indisturbato.
Fiori, vasi, lumini, piante anche pesanti e persino portafoto con ancora l’immagine del defunto all’interno. Oggetti spesso e volentieri di scarso valore economico ma dal grande valore affettivo e simbolico. Il ladro porta via di tutto lasciando nello sconcerto i familiari dei defunti sulla cui tomba avevano lasciato un segno del proprio affetto dopo una preghiera o magari subito dopo una dolorosissima sepoltura.
Allo smarrimento nel constatare che fiori o lumini non ci sono più subentra la rabbia e la ricerca di una spiegazione. Ma cosa ne farà questa persona delle cose che ruba? Le mette su altre tombe? Le porta a casa? Le rivende in caso di oggetti di maggior valore? Le risposte non ci sono, solo supposizioni. Quella maggiormente plausibile è che questa persona soffra di un disturbo di cleptomania e che quindi risponda ad un impulso difficile da frenare perchè se frequenta il cimitero deve necessariamente essere una credente che sa bene quanto sia inutile rendere omaggio ad un defunto con fiori o lumini tolti da un’altra tomba, oltre a sapere bene che rubare non solo è reato ma anche “peccato” per i dogmi religiosi.
Ma al di là del possibile profilo psicologico della persona che compie tali gesti per molti resta una situazione intollerabile e corrono ai possibili ripari. Qualcuno, dopo l’ennesimo furto, ha deciso di cementare i vasi o di provare ad incollare gli altri oggetti nella speranza che la persona che fa tutto questo non si prenda la briga o non abbia il tempo di staccarli.
C’è chi sta pensando di rivolgersi alle forze dell’ordine e chi vuole che si installino foto-trappole. Insomma è caccia al ladro “sacrilego”.
Sui social è apparso anche lo sfogo di qualche persona alla quale proprio nella settimana che ha preceduto la Pasqua, è stata depredata la tomba del proprio caro estinto: «Sono particolarmente disgustata ed arrabbiata – scrive una giovane donna di Grottaminarda – per l’ennesima volta sono state rubate delle cose dalla tomba di mio padre. Per alcuni può sembrare una banalità, ma non lo è perché ci sono valori affettivi che superano quelli materiali. Visto che sta succedendo troppo spesso e non solo a me, credo sia arrivato il momento di prendere dei provvedimenti, cosa che sto già facendo e che spero facciano in tanti in modo da mettere fine a questa situazione. I defunti meritano rispetto, anche più dei vivi».
«Anche a me successo – aggiunge un’altra donna – sia sulla tomba di mio fratello che su quella della mia mamma, anche i lumini hanno portato via. Che costo avranno queste telecamere? E sono cose che accadono da anni. Non ho parole e siamo in tanti ad esser feriti per queste ingiustizie».