La Procura chiede ed ottiene l’archiviazione per due vigilesse accusate di aver truffato il Comune di Avellino nell’ambito dell’inchiesta sui furbetti del cartellino avviata dal comando della Polizia Municipale di via Francesco Tedesco.
Secondo quanto scrive Il Quotidiano del Sud, gli elementi acquisiti nell’ambito delle indagini preliminari non sono stati ritenuti idonei a sostenere l’accusa in giudizio.
Le due vigilesse, accusate di assenteismo e oggetto anche di un’indagine interna al comando avviata dal colonnello Michele Arvonio, non sono delle furbette del cartellino. Questa la tesi con cui la Procura ha chiesto e ottenuto dal Gip del Tribunale di Avellino, l’archiviazione del procedimento.
Una semplice dimenticanza quella delle due vigilesse che, in servizio anche presso il Comune di San Potito, non avevano marcato un ingresso al lavoro nella giornata contestata dal dirigente del Comune di Avellino. Il “danno” arrecato sarebbe di 10 minuti: per loro dunque nessun processo.
Resta invece al vaglio degli inquirenti il terzo caso. Un vigile urbano che avrebbe goduto di benefici previsti dalla legge 104 per assistenza a congiunti in condizioni di salute non ottimali, senza esserne in diritto. Almeno questa la contestazione del comando, da cui poi ha preso avvio l’inchiesta della magistratura.
Fonte il Quotidiano del Sud