Furbetti Asl Avellino, bufera sull’ex parlamentare e assessore Arturo Iannaccone

0
717
iannaccone

Per la Procura di Avellino, Arturo Iannaccone – dirigente medico della Asl di Avellino, ex consigliere regionale (per il Ccd) e parlamentare della XVI Legislatura per la coalizione di centrodestra, attualmente assessore alle Attività produttive e Fondi Europei del comune di Avellino – avrebbe sistematicamente messo in atto “… una condotta assenteista”, timbrando il cartellino senza però prendere servizio al suo posto di lavoro.

Questa sarebbe l’accusa mossa a Iannaccone, raggiunto nelle ultime ore da un avviso di garanzia, con annessa interdizione dai pubblici uffici.

Il provvedimento, firmato dal Gip del Tribunale di Avellino, Antonio Sicuranza, è stato notificato a Iannaccone dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino nell’ambito dell’inchiesta, scattata nel marzo scorso, sui furbetti del cartellino presso la Asl di Avellino denominata Badge Malati.

Iannaccone si è dimesso dalla carica di assessore al comune di Avellino, rimettendo le deleghe alle Attività produttive e ai Fondi europei nelle mani del sindaco di Avellino, Paolo Foti.

L’inchiesta “Badge malati”, coordinata dalla Procura di Avellino, portò alla scoperta di 21 dipendenti, alcuni dei quali sono stati licenziati in tronco, che dopo aver timbrato il cartellino non mettevano piede in ufficio.

L’inchiesta, condotta dal capo della Squadra Mobile, Marcello Castello, fece emergere anche un rodato sistema di copertura reciproca tra i “furbetti” del cartellino e, nelle clamorose immagini filmate dalle telecamere installate dagli investigatori, alcuni dipendenti, consapevoli della presenza di telecamere nascoste, sono ripresi mentre rivolgono gestacci e frasi di scherno all’indirizzo degli investigatori.

VIDEO/ Furbetti Asl Avellino, l’indagine si allarga: lo scandalo sui media nazionali