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“Funerale del sindaco di Saviano, gente in strada anche a Baiano”. La denuncia dei cittadini e del consigliere regionale Borrelli

Alpi – “Molti cittadini ci hanno segnalato che il feretro avrebbe fatto tappa anche in altri comuni, tra i quali Baiano. Ci hanno inviato video del carro funebre all’esterno della clinica Villa Maria, alla presenza di diverse persone e di alcuni sindaci della zona, con tanto di fascia tricolore”.

A parlare è Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi che ha redatto un dossier di foto e video inviati dai cittadini da presentare in Procura.

Quanto dichiarato da Borrelli conferma quello che sta circolando in rete e quello che hanno riportato alcuni quotidiani su quello che è successo ieri mattina a Saviano, dove centinaia di persone con palloncini colorati si sono affollate attorno al carro funebre che accompagnava al cimitero il sindaco Carmine Sommese, morto venerdì all’ospedale “Moscati” di Avellino causa Covid-19.

E’ “Il Corriere del Mezzogiorno” a sottolineare: “La gravità dell’episodio è ancora maggiore: perché il feretro, partito dall’ospedale Moscati di Avellino, anziché andare direttamente al cimitero di Saviano, ha fatto due tappe intermedie: a Baiano, dove c’è una casa di cura di proprietà del medico scomparso e dove si sono ritrovati diversi sindaci della zona per applaudire; quindi a Nola, nel cui ospedale Sommese era in servizio: davanti all’ingresso, anche qui moltissima gente”.

“E’ ormai chiaro che non può essersi trattato di un corteo spontaneo – dice ancora Borrelli – come qualcuno ha voluto far credere, ma di una manifestazione organizzata che non ha reso per niente omaggio ad una persona perbene, ligia al dovere e alle leggi dello Stato. Chiediamo alla Procura di andare fino in fondo sui possibili organizzatori di questo funerale. Erano presenti tanti uomini dello Stato e forze dell’ordine che hanno agito contro lo Stato stesso. Va fatta chiarezza al più presto, per omaggiare, nel nome del rispetto, la memoria del sindaco Sommese. Siamo sicuri che sarebbe stato il primo a stigmatizzare e a punire tali scellerati comportamenti”.

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