Il sindaco di San Nicola Baronia, Francesco Colella, mette in evidenza la posizione dell’Amministrazione in merito alla fuga di un paziente dalla Rems presente sul territorio del borgo irpino.
“Scene panico non ce ne sono state – afferma il primo cittadino – si è verificata la fuoriuscita di questo soggetto dalla Rems aperta il 2 dicembre scorso. Intendo sottolineare la gravità della cosa ma per fortuna non è successo niente. Ho immediatamente contattato i dirigenti dell’Asl per rivedere gli aspetti relativi alla sicurezza da adottare. La struttura va rivista per evitare questi episodi e sono sicuro che ci sarà l’immediato intervento di chi di dovere. Non è pensabile condannare un errore umano, anche quando per fortuna si è risolto tutto senza danni. Quando si verificano incidenti aerei e/o di treni, dovuti ad errori umani, si chiudono gli aereoporti o le stazioni? In questo senso vedo il bicchiere mezzo pieno.”
Colella puntualizza alcuni aspetti dell’episodio partendo dalla testimonianza del consigliere di minoranza, Gerardo Capodilupo, coinvolto personalmente nell’accaduto:
“Sembrerebbe che il paziente fuoriuscito abbia incontrato il consigliere di minoranza presso l’abitazione della fidanzata. A Capodilupo sono stati refertati 5 giorni di prognosi per presunta aggressione dopo che lo stesso si è recato presso l’Ospedale di Ariano. E’ stato detto che il paziente abbia tentato di requisire una macchina in una stradina in discesa e che è stato evitato che la stessa incidentasse contro un muro. Sottolineo, per quelli che non conoscono San Nicola Baronia, che quella strada non è in discesa e che, quindi, nulla è stato fatto per evitare un incidente.
Un’altra inesattezza riguarda le voci di una bambina all’interno del video tratto dai social network che sono state interpretate come espressioni di panico: sono le voci della figlia della donna che si è divertita volutamente a registrare l’accaduto, incurante delle richieste della bambina che era nell’abitazione e non sul balcone da spettatrice. Probabilmente le motivazioni della registrazione sono da considerarsi per alimentare le solite speculazioni politiche, diversamente non me lo spiego.”
“Come Amministrazione comunale – continua il sindaco – abbiamo fatto l’impossibile affinché una struttura chiusa nell’indifferenza generale di tutti fosse riaperta. Ci siamo impegnati sempre affinché la stessa fosse delocalizzata al di fuori del perimetro urbano ma, secondo la legge, essa deve obbligatoriamente essere presente all’interno del contesto urbano per motivi relativi alla reintegrazione nella società dei pazienti.
Dal 2013 l’evoluzione della legge (che in passato prevedeva la presenza di una Rems in ogni provincia) ha fatto sì che le uniche strutture destinate a questo tipo di pazienti siano soltanto una in provincia di Avellino ed una in provincia di Caserta. Ciò rende possibile che a San Nicola Baronia arrivino pazienti anche da Napoli, da Salerno e persino dalla Sicilia. Gradirei che non fossero strumentalizzate queste situazioni , che non fanno altro che dare una cattiva immagine del paese. Le amministrazioni comunali come sempre passano… l’immagine del paese resta per come la si è voluta creare. “
Colella rimanda al mittente le accuse di clientelismo:
“Ci siamo attivati affinchè si riaprisse una struttura secondo le esigenze della Asl. Fieri di esserci riusciti, auspichiamo che questi episodi non accadano più. Naturalmente siamo contro le strumentalizzazioni e rimandiamo al mittente accuse di clientelismo che vengono da coloro che, in passato, sono stati beneficiati da azioni clientelari e che oggi fanno ‘a lupo a lupo’. Siamo fieri di aver contribuito a creare una opportunità di occupazione per il territorio e, grazie a questa iniziativa, ne hanno beneficiato buona parte di persone del nostro paese e senza fare una distinzione politica.”