FT/Centrodestra riparte da Cantiere Irpinia e Galasso torna in pista

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Cantiere Irpinia si presenta alla città. L’associazione, costola irpina di Forza Italia nasce da un’ idea di Sabino Morano e di Pino Galasso per proseguire la strada avviata nel corso della campagna elettorale con le liste Prodest e Abellinum.
Due highlander della politica agli antipodi, ma che vogliono fare fronte comune in nome di un progetto che mette al centro la città di Avellino: Morano nonostante la giovane età mastica l’arte del politichese fin da tenera età, riconoscendosi da sempre nei principi della destra sociale, Galasso ex sindaco di Avellino, è un moderato di lungo corso che adesso ha deciso di guardare al centrodestra anche in nome di un rapporto personale che lo lega al senatore Cosimo Sibilia. “Ringrazio Cosimo – esordisce Galasso all’incipit del suo intervento – Davamo da pensare quando io, sindaco di Avellino e lui, presidente della Provincia, lavoravamo così bene insieme. In realtà il nostro è un rapporto che si è cementato nel tempo perché abbiamo agito nell’interesse della collettività. C’è chi se lo ricorda, chi ha dimenticato e chi ha denunciato e chi continuerà a denunciare, ma noi siamo l’esempio di come si costruiscono i legami tra due uomini prima di tutto che tra due rappresentanti Istituzionali”.
Con l’incontro di Cantiere Irpinia l’ex sindaco di Avellino rompe un silenzio che durava da mesi: “Se oggi riscendo in campo non è perché sono animato da un sentimento di vendetta nei confronti di chi si è macchiato di infamia, quell’infamia che io ho cercato di seppellire col silenzio di questi mesi, piuttosto l’obiettivo è dare continuità al progetto delle comunali quando tanti ragazzi si sono spesi per uno scopo comune”. Galasso coglie poi l’occasione per punzecchiare i farisei della sua legislatura: “Quando qualcuno tradisce poi finisce vittima del suo stesso tradimento”. Sulla maggioranza che scricchiola in consiglio chiosa: “Mi auguro che l’amministrazione si ricompatti perché amo questa città. In campagna elettorale lo slogan utilizzato è stato discontinuità salvo poi avere in lista gran parte dei miei amministratori, tra l’altro tra i più votati e infine con D’Avanzo assessore vedo che il sindaco ritorna sui propri passi”. Infine un consiglio all’esecutivo di Foti: “Tutti hanno detto faremo cose diverse da Galasso, io dico iniziate a fare come Galasso perché il tempo è galantuomo. Sono stato martoriato per la storia della Dogana o per l’ex Gil eppure non mi sembra si sia risolto qualcosa, anzi avevo postato i soldi per l’esproprio della Dogana ma quei soldi mi sembra non ci siano più”.
A spiegare invece gli obiettivi del nuovo progetto politico ci pensa Sabino Morano: “In questo momento di incertezza della vita politica del nostro partito Forza Italia, che resta pur sempre il punto di riferimento del centrodestra in Italia, abbiamo pensato di riunire gli amici moderati e tutti coloro che si oppongono alla cricca della sinistra. Cantiere vuole svilupparsi in modo alternativo ad un modello verticistico causa degli insuccessi della destra in Irpinia perché spesso anche se il Pdl aveva i consensi poi non ha saputo trasformarli in gestione reale del territorio. Dunque il nostro movimento vuole essere uno strumento per creare una rete diffusa che possa fare da volano a Forza Italia nella nostra provincia”.
L’associazione ha il suo riferimento politico nella persona di Cosimo Sibilia che ha accolto con grande favore la nascita di un movimento di pensiero che vuole radicarsi sul tutto il territorio irpino: “Vedo voglia di partecipazione e di politica – dichiara – Ho sempre avuto quale unico obiettivo la voglia di tutelare questa provincia e grazie all’impegno di chi vi parla oggi riusciremo ad ottenere dei risultati importanti”. Il senatore però non dimentica di rimarcare le contraddizioni emerse tra i banchi del Parlamentino di Paolo Foti: “Non prevedevo che potesse scoppiare questa crisi amministrativa a pochi mesi dalle elezioni. Foti ha dovuto far fronte alle spaccature tipiche del Pd per dimostrare a tutti i costi la discontinuità rispetto al passato una discontinuità smentita dai fatti perché chi è stato eletto faceva parte dell’amministrazione Galasso e D’Avanzo è stato un assessore di Galasso. A questo punto per dimostrare che le promesse non sono state mantenute proporrò Galasso come assessore”.
Ad affollare la sala tantissimi giovani che alle scorse comunali hanno dato il loro contributo candidandosi nelle liste di Morano e Galasso. Tra questi Lazzaro Iandolo, il più votato della coalizione di centrodestra alle amministrative, tra i promotori dell’Associazione che ha puntato il dito contro lo stato di abbandono della città: “Il nostro movimento parte dal centrodestra, ma soprattutto parte dal centro storico e dalle periferie, anche se c’è da dire che oggi non ci sono più differenze di trattamento: prima l’attenzione era tutta per il centro tralasciando le tante piccole realtà limitrofe, oggi invece di recuperare le periferie è stato lasciato al suo destino anche il centro storico. Basta impegolarsi negli sperperi, le chiacchiere e le perdite di tempo, noi dei problemi non ne vogliamo più parlare, li vogliamo risolvere.”.
Presenti all’iniziativa anche Ines Fruncillo, Ettore de Conciliis, il consigliere comunale di Avellino Montanile, il vicesindaco di Mirabella Pasquale Gargano, il vicesindaco di Summonte, il sindaco di Monteforte Antonio de Stefano, il consigliere comunale di Atripalda Vincenzo Moschella, Attilio Strumolo, coordinatore del Pdl di Atripalda, gli ex consiglieri di Avellino Cucciniello e Curto. (di Rosa Iandiorio)

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