Fronte comune contro il biodigestore di Chianche. In vista della mobilitazione del 15 settembre, sindaci, esponenti politici, mondo dell’associazionismo e operatori economici si sono ritrovati nella sala consiliare di Torrioni per ribadire il loro no all’impianto di trattamento dei rifiuti.
Per Ranieri Popoli, portavoce del movimento “No al biodigestore” , “ci sono leggi e normative in materia che spiegano molto bene che questi tipi di impianti vanno collocati nelle aree industriali vicino agli assi viari. Il sito scelto nel cuore del Greco di Tufo a Chianche va contro queste normative e contro il buon senso”.
Si è soffermato sulla viabilità anche l’imprenditore vitivinicolo Pietro Mastroberardino. “Il collegamento viario non è adeguato e in grado di sostenere un flusso continuo di mezzi pesanti”.
Mastroberardino, attraverso l’hashtag #nessunotocchilirpinia, ha dato il via ad una campagna di sensabilizzazione sui social che va avanti da settimane, immaginata e realizzata con l’obiettivo di fermare un’iniziativa “destinata a danneggiare in maniera irreversobile il nostro territorio, bloccando di fatto ogni possibile processo di sviluppo turistico”.
Pronto a mediare il consigliere regionale e presidente della commissione Agricoltura, Maurizio Petracca, intenzionato a farsi promotore di un confronto con il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, aperto a sindaci, amministratori comunali, presidenti di consorzi e viticoltori.
Il primo cittadino di Chianche non ci sta e difende a spada tratta la sua scelta. “Non si può parlare di inquinamento, l’impianto di biodigestore non emette nulla di inquinante”, precisa Carlo Grillo che rassicura i cittadini. “Le loro bollette si potrebbero dimezzare, il nuovo impianto è destinato a mettere in moto un circolo virtuoso”.
Grillo ridimensiona anche l’allarme lanciato sul numero di tir destinato ad attraversare il territorio per portare i rifiuti all’impianto. “Non ci saranno carovane, il biodigestore e dimensionato alle esigenze del territorio”.
Parla di scelta calata dall’alto il sindaco di Torrioni, Virgilio Donnarumma. “E’ stata una decisione unilaterale che stiamo cercando di osteggiare in tutti i modi. La battaglia va avanti”, assicura.
Il clou è per sabato 15 settembre con la mobilitazione con mezzi agricoli che partirà alle 9 dall’area industriale di Arcella- Prata P.U. per concludersi nei pressi dell’area “Ponte dei Santi” di Altavilla Irpina.