Una lettera per sollecitare su due casi importanti e legati al futuro del Vallo di Lauro il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. E’ quella che l’esponente provinciale del Mir Giuseppe Rubinaccio ha consegnato alla guida dell’Europarlamento nella due giorni di Ischia per gli stati generali di Forza Italia.
Il destino del maglificio e quello delle famiglie ancora in attesa di una casa dopo la messa in sicurezza a Quindici. Eccone due stralci significativi: “Il tema del dissesto idrogeologico e del rischio sismico quindi, in un paese che spesso sembra come un grande gigante di argilla, riveste dunque quella necessaria attenzione che in Campania particolarmente, non sembra più assicurata a problematiche che ineriscono la tutela del territorio e l’incolumità di migliaia di persone. Quella che le rappresento è la storia di una terra, il Vallo di Lauro, che vive una seconda beffa: dopo il terremoto del 1980 anche la frana del 1998. Voglio ricordare cosa avvenne quel 5 maggio del 1998, ancora oggi vivo nel ricordo di chi si è trovato di fronte alla tragedia.
A distanza di diciannove anni, almeno cinquanta famiglie aspettano ancora una casa e metà paese porta, evidenti, i segni del passaggio del fango assassino. Nonostante siano stati spesi 90 miliardi di vecchie lire, il paese è ancora totalmente bloccato da una linea rossa che non consente di ricostruire in loco. Ai problemi del dissesto idrogeologico si uniscono quelli legati alla criminalità organizzata, reso ancora più duro dal rischio di fallimento, quello legato al maglificio nato in una villa bunker confiscata alla camorra. Per questo chiedo la sua a disponibilità a sostenere un’iniziativa di grande rilievo per i temi della legalità e dell’ambiente su un territorio , quello del Vallo di Lauro, dove da mesi è in crisi l’unica attività produttiva nata dalla gestione di un bene confiscato alla criminalità organizzata. A distanza di due anni, i dipendenti sono rimasti due, poche commesse e abbandono da parte delle istituzioni. Per questo vogliamo sensibilizzare sulla vicenda l’opinione pubblica nazionale, fatto per il quale riteniamo indispensabile una presenza vera e forte come la Sua”.