Riportiamo le dichiarazioni di Franco Di Dio, dirigente nazionale della FABI (Federazione Autonoma Bancari Italiani) e segretario coordinatore regionale per la FABI BCC CAMPANIA.
“E’ stato sottoscritto presso la Federazione Campana delle Bcc in Salerno l’accordo che consente l’erogazione del premio di risultato dell’anno 2015 (rif. Bilanci anno 2014) ai quasi 1.000 dipendenti del movimento del credito cooperativo della Campania.
La trattativa è stata lunga ed estenuante, sono stati svolti tra le parti ben quattro incontri nel corso del mese di novembre, prima in sede tecnica, per la verifica e condivisione dei dati di bilancio al 31 dicembre 2014, e poi in sede di commissione sindacale regionale. Il PDR rappresenta il giusto riconoscimento alle lavoratrici ed ai lavoratori del mondo BCC che con il loro impegno hanno contribuito al conseguimento dei risultati positivi nelle loro aziende, ancor di più in anni difficili come questi per il panorama bancario ed economico in generale.
Nel mese di dicembre verrà effettuata l’apposita erogazione ai dipendenti sulla base dell’inquadramento dagli stessi posseduto alla data del 31 dicembre 2014; è da far notare che sarà possibile per i dipendenti usufruire della detassazione essendo il premio legato ad incrementi di produttività così come previsto dal d.p.c.m. 19 febbraio 2014.
In un contesto economico caratterizzato da non pochi problemi per il mondo bancario e per il settore del credito cooperativo, ancora una volta la FABI ha saputo con tenacia e determinazione portare a casa un risultato di tutto rilievo per i lavoratori delle Bcc Campane.
Nei prossimi giorni la nostra attenzione sarà rivolta alla ripresa delle trattative in Federcasse per chiudere la partita sul rinnovo del CCNL e seguiremo passo dopo passo tutto ciò che accadrà con l’ormai imminente decreto che il governo si accinge a varare per la riforma del credito cooperativo.
Interesse primario della Fabi sarà la tutela dei livelli occupazionali in vista delle ristrutturazioni e fusioni che inevitabilmente porteranno ad una drastica riduzione del numero delle Bcc presenti sul territorio nazionale (ora 370).
Da ultimo seguiamo con massima attenzione il percorso già avviato e che dovrà portare alla rimessa in bonis della BCC IRPINA, banca commissariata da quasi due anni. Non permetteremo che i lavoratori di questa Bcc debbano subire ulteriori penalizzazioni oltre a quelle che stanno già sopportando da più di 3 anni, vogliamo conoscere bene ed in maniera approfondita quale sarà il futuro di questa Bcc e di conseguenza quello dei lavoratori.
Saremo attori protagonisti e non spettatori in quanto FABI, in quanto sindacato di maggioranza dell’intero sistema bancario nazionale e del settore del credito cooperativo.”