“E’ bastata una giornata di pioggia – si legge nel comunicato di Rifondazione Comunista – e l’Irpinia ritorna a franare, dopo le antiche tragedie di Quindici e Cervinara questa volta a pagare il costo di una classe politica istituzionale inadeguata alle esigenze reali è stata la Città di Solofra subendo il danno maggiore ma anche Montoro, Baiano e i territori della Valle del Lauro. A Solofra solo per un caso fortuito non ci sono state vittime, ma la portata dell’evento è talmente catastrofica da provocarci una profonda indignazione. In Irpinia e in Campania le risorse pubbliche sovente vengono spese per opere faraoniche inutili se non dannose, mentre nessuna seria programmazione è orientata al riassetto e alla messa in sicurezza del territorio, nel mentre migliaia di operatori idraulico forestali, da anni sono costretti a lottare per rivendicare lavoro vero e reddito. I mandanti sono gli amministratori provinciali e regionali oltre ai dirigenti degli enti montani perché inidonei a governare le esigenze reali e quotidiane, noi non abbiamo la forza istituzionale per provocarle, ma sarebbe opportuno che gli ultimi della piramide, cioè i cittadini e le cittadine si mobilitassero per chiederne le immediate dimissioni. Nel rappresentare profonda solidarietà alle comunità colpite annunciamo la nostra disponibilità a prestare soccorso e aiuto qualora fosse necessario, cos’ì come abbiamo fatto in drammatiche occasioni precedenti in Irpinia e nell’intero Paese” – conclude la nota.