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FOTO / “Vogliamo lavorare, rispettateci”. Anche ad Avellino le persone con sindome di Down reclamano (giustamente) i loro diritti

“With us, not for us”, “con noi, non al posto nostro!”. Un grido che ha attraversato tutto lo Stivale, facendo tappa anche ad Avellino. Il capoluogo irpino ha celebrato la giornata mondiale delle persone con sindrome di Down, che ricorre il 21 marzo, con un evento, molto partecipato, che si è tenuto in piazza Libertà organizzato dal referente provinciale di “AIPD” (Associazione italiana persone down) Gerardo Pepe. Senza nessun dubbio, una bella giornata: le persone con sindrome di Down possono, vogliono e devono prendere la parola, senza che nessuno parli per loro. Possono, vogliono e devono compiere le proprie scelte e decidere il proprio futuro, investendo le risorse che hanno e trasformando le potenzialità in capacità, i diritti in opportunità, le possibilità in reale e concreta partecipazione sociale.

Lo hanno fatto anche ad Avellino, rivendicando in particolare il loro diritto, sacrosanto, al lavoro. Con dei cartelli eloquenti, sui quali hanno ricordato che la Convenzione delle nazioni unite dice in maniera molto chiara che “il lavoro è un nostro diritto”. “Rispettateci, vogliamo lavorare, perché vogliamo essere davvero autonomi: siamo in grado di farlo”.

Le sezioni di AIPD hanno organizzato dei flash mob per sensibilizzare sui diritti delle persone con sindrome di Down e in particolare sul diritto all’autodeterminazione. Armati di fischietti, centinaia di persone anche ad Avellino si sono unite ai soci dell’associazione, per gridare con forza “With us, not for us”.

Si sono visti in piazza Libertà, tra gli altro, il sindaco di Avellino Gianluca Festa, quello di Mercogliano, Vittorio D’Alessio ed amministratori della città alle falde di Montevergine, come il presidente del consiglio comunale, Barbara Evangelista, e l’assessore alle Politiche sociali, Elena Pagano.

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