FOTO / Vai col tango: la rivoluzione del “Gesualdo” e della cultura pronta a partire. “Avellino alla ribalta internazionale”

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Alfredo Picariello – Se un pizzico della rivoluzione che Piazzolla ha portato nel tango, influenzasse anche le politiche culturali della città di Avellino, sarebbe già un ottimo risultato. Ma riaprire le porte del teatro “Carlo Gesualdo” dopo un anno e mezzo sulle note della sua musica, è di per sé un buon segno. Il capoluogo irpino, con l’amministrazione Festa in primis, non ha perso l’occasione e questa sera, il Massimo di piazza Castello ospiterà un evento esclusivo in Italia: un omaggio al rivoluzionario del tango, nell’anno in cui si celebra in tutto il mondo il centenario dalla nascita di Astor Pantaléon Piazzolla (Mar del Plata, 11 marzo 1921 – Buenos Aires, 4 luglio 1992).

Sul palco il solista Daniel Binelli (Bandoneon), con la partecipazione speciale della pianista Polly Ferman e Massimo Buonavita.

Tra gli artisti, anche Sandra Rumolino, Adriano Mauriello e Ludovica Antonietti. Lo spettacolo avrà inizio alle 21.

Questa mattina, proprio sul palco del “Gesualdo”, il sindaco Festa ha voluto presentare l’evento. “Siamo molto soddisfatti per quello che accadrà questa sera. Abbiamo atteso l’approvazione del bilancio per ufficializzare lo spettacolo che, di fatto, riapre la stagione del teatro. Proponiamo una manifestazione di livello internazionale di grande qualità. Finalmente il teatro riapre le porte con un evento eccezionale che abbiamo ottenuto in esclusiva in Italia grazie alla volontà del governo di Buenos Aires. Sarà la presentazione alla città di una struttura che, a breve, avrà un suo cartellone di spettacoli. Anche quest’anno, come avvenuto prima del Covid, il Gesualdo avrà la sua stagione. Così possiamo anche zittire qualche collega consigliere comunale dell’opposizione. Ci fa piacere: li facciamo prima parlare e poi, puntualmente, li smentiamo con i fatti”.

Per il momento, il programma degli eventi futuri al teatro “Gesualdo” è ancora top secret. “Posso dire che stiamo lavorando – dice il primo cittadino – come Comune, da qualche settimana, per riparire la struttura. Al momento, come in tutta Italia, la possibilità di capienza di 1.200 posti è ridotta ad un terzo. Questo, ovviamente, inciderà sulla gestione. Per fortuna, in vista di queste restrizioni, la mia giunta con i Poc ha già immaginato di organizzare almeno sei spettacoli. Il cartellone, comunque, ve lo sveleremo meglio nei prossimi giorni. L’evento di questa sera lo offriamo gratuitamente, anche per dare un bel segnale: riapre il teatro, riapre per tutti, con una manifestazione eccezionale. E’ quasi un ritorno alla normalità”.

“I sei spettacoli futuri – continua Festa – li abbiamo già programmati all’interno del Poc Teatro. Infatti, come già avevamo annunciato, non tutti i fondi sono stati spesi per l’estate, per utilizzarli, per l’appunto, per la stagione teatrale. Oltre ai sei spettacoli, avremo poi la stagione ad hoc che, però, per ovvie ragioni, non sarà ancora una stagione normale. Sarà comunque un cartellone all’altezza della situazione, all’altezza delle stagioni precedenti”.

Ovviamente, si tocca anche il tema della Fondazione di partecipazione. “Servirà a far volare la cultura in questa città. La Fondazione dovrà camminare sulle proprie gambe. Nella parte iniziale, come Comune contribuiremo alla gestione delle strutture con le spese vive. Quando poi la Fondazione andrà a regime, il Comune si sgraverà di ogni costo”.

In concreto “la Fondazione finalmente attuerà la strategia culturale dell’amministrazione che presenterò nelle prossime settimane. Come diceva il collega Luca Cipriano, oggi la cultura ha bisogno di una struttura che non può essere il Comune di Avellino o l’amministrazione, ha bisogno di un altro strumento, di tipo manageriale, la Fondazione per l’appunto, che possa fungere da braccio operativo e finalmente attuare praticamente le politiche culturali del Comune. Se fino ad oggi c’è stato un vulnus con le gestioni comunali, è evidente che la soluzione è cambiare quella gestione. Di qui, a qualche mese, verificherete che, sulla Fondazione, abbiamo avuto ragione”.

La manifestazione di questa sera, sarà ripresa integralmente e poi trasmessa in Argentina lunedì 20 settembre alle 20. “Per Avellino – sottolinea Festa – sarà un palcoscenico internazionale mai avuto prima. In più, consolidiamo i nostri rapporti con l’Argentina. Il governo argentino sa che potrà contare sulla nostra città anche in futuro. In più, sappiate che Il tango è cultura, è arte, è un grande mondo che porta anche un grande indotto con sé. Stiamo dando una svolta alle politiche culturali della città”.