Alfredo Picariello – Se per il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, la parola che meglio racchiude l’evento di presentazione del libro “Raffaello Vaticano. Alla scoperta dei suoi tesori nelle sacre stanze papali”, è coraggio, a noi piace aggiungere anche entusiasmo. Quello dell’autore, in primis, il giovane Antonio Damiano, laureato in Storia e Critica dell’Arte all’Università di Salerno. Perché Damiano, nel suo intervento nel corso dell’evento tenutosi a villa Amendola, ha saputo “calamitare” l’attenzione degli oltre 40 presenti. Il suo, per l’appunto, è stato un intervento appassionato ed entusiasta.
Come del resto è il suo libro, nel quale l’autore, di Pagani, passa in rassegna le opere di Raffaello (un omaggio in occasione dei 500 anni dalla morte del grande artista di Urbino) custodite all’interno dei Musei Vaticani, in particolare le Stanze Vaticane ma anche gli Arazzi della Cappella Sistina, la Loggia di Raffaello, i ritratti dei Pontefici Giulio II e Leone X degli Uffizi, i progetti architettonici (San Pietro e Villa Madama), il Raffaello archeologo e la Trasfigurazione della pinacoteca vaticana.
L’entusiasmo, però, è anche quello di Ilenia D’Oria, presidente di Archeoclub d’Italia, sede di Avellino. E’ stata lei, a tutti i costi, a voler dare risalto al giovane autore. Ed ha fatto bene. Ed è lei che, caparbiamente, si sta impegnando nella promozione della cultura ad Avellino, insieme, ovviamente, a tante altre realtà cittadine.
Dicevamo del coraggio. Il sindaco lo ha declinato facendo riferimento, innanzitutto, a quello dell’autore. Perché, oggettivamente – questo il ragionamento di Festa – dedicare un libro ad uno degli artisti forse più descritti nella storia, necessita di una grande dose di coraggio. Ed anche pubblicarlo. Dunque, da qui, il plauso di Festa anche all’editrice, Donatella De Bartolomeis, che di coraggio ne ha tanto, avendolo dimostrato già in tantissime altre occasioni.
Il coraggio è stato anche quello del vasto pubblico presente che ha sfidato il gran caldo. Ma ne è valsa la pena e, per Festa, è la dimostrazione che la città di Avellino ha sete di cultura. Proprio per questo, il sindaco ha lasciato a sé la delega alla Cultura, essendo fermamente convinto che, anche da essa, possa ripartire il rilancio del capoluogo irpino.
“La bellezza salverà il mondo”, scrive nella sua premessa l’autore. “Dell’arte amo la bellezza e la missione salvifica, fermamente convinto che, come scrisse Fëdor Michajlovič Dostoevskij ne L’idiota, la bellezza salverà il mondo”.
Speriamo sia così, speriamo serva, almeno, a salvare Avellino e l’Irpinia. Nel frattempo, grazie ad Antonio Damiano, godiamo della bellezze delle opere di Raffaello. Una caratteristica del libro è l’innovazione tecnologica unita al cartaceo. Il testo, infatti, utilizza la tecnologia dei Qr-Code per poter far visualizzare le immagini delle singole opere raccontate e questo è stato possibile grazie al permesso speciale dato dai Musei Vaticani.
L’opera di Damiano è stata apprezzata e ben accolta anche da Alfredo Spinelli, docente di storia dell’arte presso il Convitto Nazionale “P. Colletta” di Avellino, molto stimato in Irpinia e non solo.