FOTO / “Tutto il Paese conosce le tre Docg irpine, il mondo no”. La sfida di AvelVino e Gambero rosso

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Potrebbe essere la volta giusta. Le componenti ci sono tutte, a cominciare dal partner prescelto, il “Gambero rosso”, casa editrice italiana specializzata in enogastronomia famosa in tutto il mondo. L’obiettivo è uno solo: far sapere, a livello internazionale, quanto sono buoni i vini irpini. A questo serve “AvelVino”, la tre giorni organizzata dall’amministrazione comunale, soprattutto da un caparbio sindaco, iniziata ieri e che terminerà domani. Giornalisti di settore e non solo degusteranno il nostro nettare, ovvero il Greco di Tufo docg, il Fiano di Avellino docg ed il Taurasi docg. E poi, “esporteranno” le loro sensazioni a tutti, in modo da valorizzare sempre di più i nostri vini ed il territorio.

Il primo cittadino, Gianluca Festa, lo sottolinea a più riprese: “Questo non sarà un evento spot”. In attesa di una possibile “sorpresa natalizia”, il sindaco già annuncia che ci potrebbe essere, a maggio, una “summer edition” di “AvelVino”. “Gambero rosso ha accettato questa sfida ma non era ovviamente una cosa semplice”, afferma Gianluca Festa. “Personalmente, sin dalla campagna elettorale, avevo detto che avremmo organizzato un evento importante di promozione del vino in città. Credo che ci siamo superati, questo è un evento di caratura internazionale. La nostra sfida è di promuovere le nostre tre denominazioni e non i singoli marchi. Oggi, invece di portare i nostri vini nel mondo, portiamo il mondo del vino qui da noi”.

Si parlerà dei vini irpini nel mondo per diverso tempo. “La nostra comunicazione parte oggi per teminare nei prossimi mesi”, spiega Luigi Salerno, amministratore delegato del Gambero Rosso Spa. “Quando 20 anni fa arrivai al Gambero Rosso, l’Irpinia dei vini aveva grandi possiblità. Poi qualcosa si è inceppato, dobbiamo ricominciare, perché l’Irpinia è il posto dei grandi vini autoctoni. Li faremo conoscere a livello mondiale. L’Irpinia è una terra di vini conosciuta dagli italiani ma non nel mondo. Gambero rosso è un’azienda molto affidabile a livello internazionale, quindi per portare i vini nel mondo, questo sarà un ottimo salto in avanti”.

“La Campania dei vini, in particolare l’Irpinia, non ha nulla da invidiare al Piemonte o alla Toscana. Si è partiti troppo tardi con la comunicazione, questo è il problema. Ma si può e si deve recuperare. Promuovendo i prodotti, promuoveremo anche il territorio e si creerà anche turismo”, dice ancora Salerno. “Di quello che stiamo facendo oggi e che faremo, inizieremo a vederne i frutti nei prossimi anni”.

“L’Irpinia ha delle caratterisriche che l’avvicinano al Piemonte”, sottolinea Gianni Fabrizio, curatore della Guida dei vini d’Italia del Gambero rosso. “L’Irpinia ha tre grandi vitigni che il mondo ci invidia. Sono molto diversi tra di loro. Il Greco è più maschio ed asprinio, il Fiano è più elegante, l’Aglianico è in grado di sfidare qualsiasi vino. In Irpinia ci sono i migliori vini del Sud Italia, vini dal sapore montano, molto nordico, molto fresco”.

Igles Corelli, chef, coordinatore didattico Gambero rosso Academy e talent Gambero rosso Channel, non ha dubbi: “Il Taurasi è un carrarmato vestito di sera”.

Ieri i primi assaggi della bontà made in Irpinia con un brindisi ed una cena di gala a Villa Amendola. Oggi e domani stampa e professionisti avranno accesso a sessioni tecniche guidate da Gianni Fabrizio, per scoprire le singole denominazioni con un assaggio di vini rappresentativi delle varie sottozone.

Ci saranno anche due masterclass giornaliere presso l’Istituto Tecnico Agrario “Francesco De Sanctis” Scuola Enologica, guidate da un esperto del Gambero rosso. Al Teatro Gesualdo, nel pomeriggio, wine tasting per conoscere le numerose aziende irpine, anche con serate di degustazione in cui conoscere oltre 50 espressioni delle tre Docg irpine.