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FOTO / “Qualcuno ci vuole fuori dalle commissioni”. Avellino, è di nuovo bagarre tra opposizione e maggioranza

Alfredo Picariello – E’ di nuovo bagarre tra maggioranza ed opposizione al Comune di Avellino. “Forse a qualcuno fa comodo lasciarci fuori dalle commissioni”, commenta in modo amaro l’avvocato Dino Preziosi al termine di un’ennesima riunione di capigruppo abbastanza “infuocata”. Capigruppo che era stata convocata per stabilire l’ordine del giorno del prossimo civico consesso, che si dovrebbe tenere lunedì 25, ma soprattutto per sciogliere il nodo della ricomposizione delle commissioni consiliari e della nomina del nuovo vicepresidente del consiglio, dopo le dimissioni in massa, avvenute prima di Natale, della minoranza e di Picariello.

Ma il “banco”, proprio quando la quadra si stava per trovare, è saltato di nuovo. L’avvocato Preziosi, infatti, dopo l’intervento del sindaco, si è alzato ed ha detto: “Io resto dimissionario”. A quel punto, è scoppiata di nuova la bagarre in aula.

“Ci eravamo dimessi dalle commissioni consiliari per stabilire un principio democratico in consiglio comunale. Era soprattutto un problema di natura politica. Ebbene, sembra che quel problema persista”, dice Preziosi al termine della capigruppo. “Il sindaco non può venire a decidere anche in casa d’altri. Nella scorsa riunione, con il presidente Maggio e con il segretario comunale si era stabilito un metodo, ovvero quello di resettare completamente le commissioni, di andare in consiglio comunale e di votare di nuovo i componenti. Festa, invece, mi sembra troppo zelante con la minoranza o, meglio, con qualcuno della minoranza che non si sa bene se fa parte della maggioranza o è ancora all’opposizione”.

Preziosi contesta al sindaco un passaggio dell’intervento fatto dal primo cittadino in capigruppo. “Festa dice che chi non si è dimesso, non può essere mosso, non può essere sostituito. Ma non è vero, non sta scritto da nessuna parte. Non è così. Si deve andare in consiglio e si deve fare una votazione generale, in modo che opposizione e maggioranza possano indicare autonomamente i propri componenti. Festa accetti le regole della democrazia”.

Anche i consiglieri Amalio Santoro ed Ettore Iacovacci hanno sottolineato che esiste un problema di fondo di natura politica. “C’è poca possibilità di confronto – dice Santoro – . In consiglio comunale ormai gli assessori non rispondono più alle interrogazioni”. “Nelle commissioni non partecipano proprio”, rincara Iacovacci.

Un clima, insomma, che non è proprio dei migliori e che, secondo l’opposizione, favorisce il fenomeno del “corvo” che ha tirato fuori da palazzo di città una mole di carte e sottoposto alla Procura, con ben tre esposti, 34 provvedimenti relativi a lavori pubblici e affidamenti comunali.

Proprio sulla vicenda del “corvo”, stamane l’opposizione ha chiesto un consiglio comunale monotematico. Mercoledì, intanto, i capigruppo dovrebbero tornare a riunirsi.

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