VIDEO E FOTO/Presentazione Pride Mercogliano, De Padova: “Il 30 luglio sia giorno di festa per chi ancora non riesce a raccontarsi”

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Sarà una “rivoluzione di pace”, come recita lo slogan di questa edizione, l’Irpinia Pride che si terrà sabato 30 luglio a Mercogliano, con raduno alle 17:00 nel piazzale della funicolare. Fermento ed entusiasmo tra gli organizzatori per l’evento che porterà i colori dell’arcobaleno e dei diritti delle persone LGBT+ nelle principali strade della cittadina ai piedi del monte Partenio.

Presentata questa mattina, nell’aula consiliare del comune di Mercogliano, la manifestazione promossa dall’associazione avellinese “Apple Pie: l’amore merita LGBT+”, in collaborazione con il comune di Mercogliano. Manifestazione che torna dopo due anni di stop, con l’obiettivo di sempre: far sentire la voce di chi chiede inclusione e rispetto sociale, oltre al riconoscimento dei propri diritti e libertà, molto spesso ancora negati.

“Organizzare un pride – ha dichiarato il presidente di Apple Pie, Antonio De Padova Battista – richiede davvero molte energie. Fortunatamente quest’anno abbiamo a disposizione due sedi, Atripalda e Mercogliano, dove funziona lo Sportello anti discriminazioni. Con gioia, dopo due anni di stop, ci saremo di nuovo. L’Irpinia è una terra inclusiva ma anche molto complicata e per molti ragazzi è ancora difficile venir fuori. La nostra associazione cerca sempre di stare al loro fianco e accompagnarli nel percorso di coming out. Ci sono storie a volte molto tristi di ragazzi che non hanno ancora il coraggio di darsi un nome, perché risulta difficile parlare con i genitori, i fratelli, gli amici più cari. Nei due anni di pandemia abbiamo raccolto tantissime testimonianze, perché la casa, che dovrebbe essere il luogo più accogliente, spesso diventa una gabbia dorata”.

“Auguro veramente a tutti – ha proseguito – che il 30 luglio possa essere un giorno di festa per coloro che ancora non hanno il coraggio di raccontare la loro storia. Attraverso la manifestazione, inoltre, andiamo a rivendicare quei diritti che non abbiamo. Il ddl Zan poteva essere molto utile, ma il suo affossamento lo scorso novembre ci ha portato nel Medioevo da cui stiamo cercando di venire fuori”.

Un giorno di festa “da non confondere con l’evento religioso della Candelora – ha tenuto a sottolineare il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio -. Mercogliano ha sempre avuto particolare sensibilità verso queste tematiche, anche attraverso i micro eventi sul nostro territorio, fino alla concessione di una sede all’associazione Apple Pie. Interventi realizzati grazie alle politiche sociali e all’istruzione, sulla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, e grazie al supporto di Massimo Saveriano, direttore artistico degli eventi legati alla Candelora”.

Alla presentazione della manifestazione che accoglierà diversi attivisti del mondo LGBT+, tra cui l’attore Lorenzo Balducci e la performer Sofia Mehiel ” La Papessa”, padrino e madrina dell’evento, anche rappresentanti della Pro Loco Mercogliano, della Misericordia del Partenio e del Forum Giovani Mercogliano, oltre alla presidente del consiglio comunale, Barbara Evangelista e all’assessora alle Politiche Sociali del comune di Mercogliano, Elena Pagano, che ha ricordato proprio l’importanza della scuola e dei progetti con essa intrapresi per parlare ai più giovani di identità di genere.

“Trovo uno spartiacque importante, nel rispetto dei diritti di tutti, una frase di Papa Francesco – ha dichiarato durante la conferenza il parroco di Capocastello, Don Vitaliano della Sala -. Da quel momento è cambiato tutto. Nel 2000 ho partecipato al pride a Roma, una delle cause per cui mi è stata tolta la parrocchia. Oggi sono qui alla conferenza stampa del pride di Mercogliano. 22 anni forse sono un po’ troppi, ma comunque le cose sono cambiate e bisogna accogliere questi cambiamenti. Il cammino è faticoso, ma in questi anni anche in Irpinia sono stati fatti tanti passi in avanti e tanti altri ne restano da fare, soprattutto culturali perché l’accettazione o meno delle scelte sessuali è un fatto culturale”.

“Ovviamente – ha proseguito – la scuola, la politica, le associazioni devono contribuire. Bisogna ripartire dai territori, per questo propongo di toccare, durante il pride, anche Capocastello che, come accade spesso nei piccoli borghi, potrebbe nascondere storie di persone che hanno difficoltà ad esprimersi sulla propria sessualità per paura del pensiero della famiglia, della società. C’è ancora un muro nella chiesa che divide la parte aperta all’accoglienza dall’altra totalmente chiusa. Spero che dal 30 luglio in poi si cominci a confrontarsi su questo anche nel nostro territorio”.

I colori dell’arcobaleno si sono uniti poi a quelli biancoverdi dell’Avellino calcio. È stata donata, infatti, presso il “Mercogliano Stadium”, la t-shirt dell’Irpinia Pride 2022 al nuovo mister Roberto Taurino, per dare simbolicamente un calcio all’omofobia. “Fondamentale che anche il calcio e lo sport in generale si uniscano al pride e al mondo LGBT”, ha detto il presidente di Apple Pie. “Calcio importante veicolo di messaggi sociali. Al pride ci saremo anche noi”, ha affermato Taurino.