La linea ferroviaria Salerno – Avellino – Benevento è considerata una delle tratte più problematiche d’Italia a causa dei notevoli ritardi accumulati negli anni nei lavori di elettrificazione da parte di Ferrovie dello Stato. A fare il punto della situazione è stato il dossier Pendolaria 2025 di Legambiente, che ha fotografato le difficoltà di questa tratta. “Ora è indispensabile accelerare i lavori e completare gli interventi entro il 2025, senza ulteriori proroghe”, è l’appello degli ambientalisti.
Per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni, Legambiente Avellino ha organizzato un sit-in simbolico a Borgo Ferrovia, con un flash mob che ha visto protagonisti “viaggiatori virtuali”, che, con tanto di valigie, aspettavano un treno che non arrivava. La manifestazione, dal carattere provocatorio, ha voluto mettere in evidenza la drammatica situazione della stazione, che da anni è di fatto chiusa e inutilizzata.
Antonio Di Gisi, presidente di Legambiente Avellino, ha spiegato i motivi alla base della manifestazione: “Questa è una stazione fantasma, chiusa da anni, che mette a rischio il diritto alla mobilità dei cittadini irpini. Siamo isolati, non siamo collegati al resto dell’Italia e il nostro diritto alla mobilità continua a essere ignorato dalle istituzioni competenti”.
Antonio Della Iaco, altro esponente di Legambiente, ha sottolineato l’importanza di portare avanti i lavori in modo serio e puntuale: “Vogliamo lanciare un segnale forte: questa linea ha bisogno di un rilancio con lavori concreti, che devono essere portati a termine. RFI e Regione Campania devono rispettare i tempi previsti per l’elettrificazione”.