Alfredo Picariello – L’Irpinia al tramonto, in una serata di mezza estate, è ancora più bella vista da Montevergine. Dal chiostro del Santuario, dopo un arcobaleno mozzafiato, l’aria pulita, la musica in sottofondo, le prime stelle che cadono, è un vero e proprio spettacolo, un sogno.
E’ l’Irpinia, bellezza, direbbe qualcuno. E si potrebbe aggiungere: la grande bellezza. Salire a Montevergine è sempre un’emozione unica. Ma che, troppo spesso, chissà perché, non mettiamo in pratica. Un’occasione giusta l’ha fornita il Parco del Partenio, grazie ad un progetto – “Incontri lungo la via Campanina” – che sta piacendo e che sta conquistando una buona fetta di pubblico. Non gli oceani di persone, ma è proprio questo ciò che vogliono gli organizzatori: spostare piccole comitive, far vivere loro a 360° i “tesori” del Parco del Partenio.
Dopo il concerto all’alba di Sant’Angelo a Scala dello scorso 26 luglio con Marco Zurzolo, nella notte delle stelle una nuova full immersion, questa volta a Montevergine.
C’è chi è salito a piedi, da Ospedaletto, grazie a Irpinia Trekking. Chi con la funicolare, chi con mezzi propri. Tutti, però, in maniera indistinta, hanno potuto assistere allo spettacolo del grande Monte che, da secoli, come sempre, spicca maestoso in tutto il suo splendore.
Qualcuno ne ha approfittato per visitare il museo abbaziale sotto la “guida” del direttore Padre Giovanni Maria Gargiulo. Poi, il libro di Paolo Speranza – docente, studioso e appassionato di cinema, direttore della rivista e collana editoriale “Quaderni di Cinemasud” – “Montevergine, il paesaggio e la Juta nel racconto di scrittori e reporter”, edizioni Mephite, è stata l’occasione giusta per una dibattito a 360 gradi sul luogo che ha ospitato Carlo Preziosi, consigliere comunale di Ospedaletto d’Alpinolo e antropologo, Alfonsina Merola, direttore de “Il Plurale” e Luisa Bocciero, docente universitaria.
A fare gli onori di casa, oltre l’Abate Padre Riccardo Guariglia, il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, e il presidente del Parco, Francesco Iovino. “L’Irpinia è un posto straordinario – afferma Iovino – Montevergine è la sintesi della grande bellezza della nostra provincia. E noi dobbiamo fare di tutto per creare un’economia della bellezza ma, soprattutto, per far scoprire e riscoprire questi luoghi”.
“E lo dobbiamo fare – aggiunge il presidente del Parco – anche in modo innovativo ed ecocompatibile. Questi splendidi territori vanno salvaguardati, dobbiamo essere attenti a non inquinarli. Personalmente, rilancio la mia proposta: salire a Montevergine con mezzi meno impattanti per l’ambiente, utilizzando possibilmente navette a basso impatto. Ne ho parlato con la Regione Campania, occorre incentivare un trasporto verde per Montevergine”.