“Fermatevi, fermateli, fermiamoli”. Con questo grido – e con tanto di striscione srotolato a terra – la Rete Italiana Pace e Disarmo ha manifestato in piazza ad Avellino per mantenere alta l’attenzione sul conflitto israelo-palestinese, riesploso con raccapricciante violenza negli ultimi giorni con centinaia di morti, bambini compresi.
Immediato cessate il fuoco, aiuti umanitari, rilascio degli ostaggi e ripresa del processo di pace: queste le richieste degli organizzatori che hanno manifestato a piazza Libertà.
“Siamo qui per dare un segnale di pace e di speranza – precisa Giovanni Capobianco, presidente dell’Anpi -. Ricordo a tutti che sono due le guerre che si combattono vicino a noi: quella in Medio Oriente e quella in Ucraina”. Quest’ultimo conflitto – denuncia Capobianco – “sembra essere sparito dai mass media, noi siamo qui a manifestare affinché si possano fermare entrambe le guerre”.
“Alla violenza non si risponde con la violenza – aggiunge Stefano Iannillo, presidente dell’Arci -. Va ripreso il processo di pace come definito dalla convenzione Onu: l’unica soluzione è quella dei due popoli, due Stati per Israele e Palestina”.
A presidiare il corteo gli uomini della Digos della Questura di Avellino e i militari dell’Arma dei Carabinieri.